ReteStudentiMilano: le 10 pretese

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Pretendiamo un’inversione di rotta da una politica che adopera sulla scuola pubblica unicamente tagli e restrizioni. Dagli 8 miliardi in tre anni sottratti all’istruzione dal ministro Gelmini tra cui tagli al personale docente( anche relativo al sostegno per studenti con disabilità) e ATA, e al finanziamento alle scuole per la creazione di laboratori e sperimentazioni. Fino agli ultimi tagli della legge di stabilità del 2012( vengono intanto sbloccati più di due miliardi per il progetto TAV e aumentano le spese militari).
SANITA
Come sancito dall’Art. 32 della costituzione la Repubblica deve tutelare il diritto alla salute dei cittadini. I tagli previsti dagli ultimi interventi economici, a partire dalla manovra di Tremonti nel 2011 fino a Spending Review e Legge di Stabilità, rendono però difficile l’attuazione di tale articolo in quanto si prevede che entro il 2014 saranno sottratti 14 miliardi al servizio sanitario nazionale.
I dati registrano una crescita del ticket del 11,3 % per quanto riguarda prestazioni e visite specialistiche e del 13,3 % per quanto riguarda i farmaci. Con numeri pari a questi c’è il rischi oche la sanità non sia più alla portata di tutti.
La nostra pretesa è che il diritto alla salute venga preservato, investendo più fondi nella sanità pubblica.
LAVORO
Pretendiamo una riforma del lavoro nettamente diversa da quella attuata dal Governo Monti; pretendiamo una riforma del lavoro in cui sia possibile il reintegro per i licenziamenti illegittimi, che non incentivi licenziamenti collettivi da parte delle imprese , che abbia ammortizzatori sociali che siano universali e non solo per pochi e che dia una smorzata decisa al precariato (ad oggi restano i 46 tipi di contratti che c’erano prima della legge Fornero) e alla disoccupazione ( che nel 2012 è arrivata all’8,4 per cento).
Pretendiamo una riforma che tuteli tutti, dal ventenne al cinquantenne: una riforma che difenda strenuamente i diritti dei lavoratori, i diritti delle persone.
ECONOMIA
Pretendiamo manovre economiche che siano differenti dall’Austerity: questa “soluzione” che ci è stata imposta oltre a dimenticarsi di quello che dovrebbe essere lo Stato Sociale, andando a tagliare quello che non viene visto come produttivo (sanità, scuola, pensioni, fondi per la non autosufficienza ecc…), si è rivelata auto-lesionista, bloccando lo sviluppo economico italiano e peggiorando i tassi di disoccupazione e di produttività di un altro paese che è stato sottoposto a questo tipo di misure: la Grecia (produttività calata del 10 per cento e disoccupazione arrivata al 18,4 per cento nel 2012).
ANTIFASCISMO
Ormai sono anni che in Italia viviamo un momento di risveglio delle menti fasciste e naziste, le stesse menti che compiono atti di violenza, discriminazione, e omicidi. Noi oggi come Studenti Antifascisti e come studenti di uno Stato fondato su una Costituzione Antifascista, pretendiamo la chiusura di tutti i covi neri in Italia, di tutte le sedi di partito inneggianti al fascismo, la condanna a processo di tutti i neo-partiti fascisti nati in questi anni, che tramite promesse populiste vogliono riportare i loro “ideali”, se così si possono chiamare, di odio e discriminazione nel paese. Il fascismo non è un idea politica, e non viene riconosciuto ne dalle nostre leggi ne dalle nostre menti.
OMOFOBIA
All’alba del 2013, la discriminazione omofobica è un fenomeno ancora diffuso e frequente. Alle persone omosessuali non vengono riconosciuti diritti come il matrimonio impedendo a due persone di diventare una famiglia unicamente perchè sono dello stesso sesso.
Ormai diversi paesi nel mondo hanno riconosciuto questo diritto abbattendo un muro di intolleranza e discriminazione. La nostra pretesa è raggiungere questo traguardo anche in Italia, creando un ambiente libero da emarginazione e distinzione, anche dalle istituzioni che dovrebbero dare il buon esempio ( Politica; Clero), e pretendiamo l’inizio di una campagna di sensibilizzazione seguito da leggi ben precise che cancellino le diversità sociali.
IMMIGRAZIONE E RAZZISMO
Negli ultimi anni stiamo assistendo sempre più ad un acuirsi della spirale razzista e xenofoba da parte di politicanti vari che per un po’ di consenso provano ancora una volta a riproporre gli slogan carichi di becero populismo inneggianti a sicurezza e repressione, addossando contemporaneamente la maschera di ladri, delinquenti, stupratori e via dicendo ai nostri fratelli e alle nostre sorelle migranti.
Ricordiamo ad esempio vari manifesti elettorali passati e presenti del partito di Maroni: “Bastoni contro gli immigrati”, “non vogliamo finire nelle riserve”.
Noi crediamo che il confronto con altri popoli sia un arricchimento,siamo convinti che la multiculturalità sia da costruire e non da reprimere,come invece tutti i governi di destra e di sinistra hanno fatto e stanno facendo nello specifico pretendiamo una legge organica sull’asilo politico e la proroga dell’emergenza Nord Africa fino a che tutti i profughi abbiano concluso l’iter per la richiesta d’asilo e monitorando l’attivazione di un serio percorso per l’inserimento sociale.
Il diritto alla libera circolazione di tutti e di tutte e il riconoscimento del diritto a poter scegliere il luogo in cui vivere. Una nuova legislazione in materia di immigrazione che abroghi la Bossi-Fini e i decreti sicurezza, cancellando il contratto di soggiorno e riconoscendo diritti effettivi e dignità piena ai migranti.
La chiusura di tutti i CIE ,veri e propri carceri per migranti,e la cancellazione definitiva del reato di clandestinità.
La cittadinanza per tutti i figli di migranti nati o cresciuti in Italia. E Il diritto di voto amministrativo per gli stranieri residenti,primo paletto per permettere una vera integrazione socio-politica dei migranti.
CULTURA
La cultura ed il turismo ad esso legato rappresentano il 15% del PIL questa percentuale inoltre è in costante crescita, basti pensare che i guadagni ottenuti dalla cultura hanno avuto un’impennata del 2.6% negli ultimi 2 anni arrivando a sfiorare i 71 miliardi di euro.
Nonostante questa rendita sull’immenso patrimonio culturale italiano ( il nostro patrimonio artistico rappresenta il 50% di tutto il patrimonio artistico mondiale) i finanziamenti per sostenere e mantenere i monumenti e siti storici ammontano allo 0.11% del PIL.
I risultati di questo disinteresse da parte dello stato e dalle amministrazioni locali verso la cultura ha portato ,come risultato immediato, al crollo di alcune case storiche del sito di Pompei e ad un allagamento del parco archeologico di Sibari, allagamento dovuto alla mancanza di manutenzione degli argini che avrebbero dovuto difendere il parco archeologico dalle piene del fiume.
La mancanza di interesse delle autorità governativa nei confronti della cultura la si può notare anche nei teatri chiusi nella nostra Milano oppure nel calo dei finanziamenti alla scuola,quando proprio in questo momento storico, varie nazioni hanno visto raddoppiare la percentuale di PIL investita in istruzione, come il Venezuela che nel 2012 è arrivato a spendere il 10% del PIL in progetti per scolarizzare il paese.
L’ennesimo punto debole italiano è il disinteresse verso la “cultura dell’economia sostenibile” che ha avuto invece un boom in paesi in via di sviluppo come nella grande Cina(basti pensare che il compagno Hu Jintao ha stanziato un fondo di 500miliardi di dollari per sostenere l’economia”verde” nei prossimi 4anni) o in paesi sud americani come Ecuador e Bolivia,dove grazie alle nuove costituzioni, anche le piante e la natura avranno dei “diritti”.
SPAZI
L’importanza di avere spazi da cui esercitare la libera espressione è fondamentale per condividere, confrontarsi, capire, diffondere e dare vita alle proprie idee. La necessità da parte dei cittadini e in particolare dei giovani di esprimersi nel modo che preferiscono è un diritto che noi cittadini rivendichiamo, un pilastro che va garantito. In un paese dove gli spazi costruiti con l’impiego di ingenti risorse economiche o soggetti ad investimenti privati successivamente vengono abbandonati e lasciati al degrado, le assegnazioni e le messe a norma di questi luoghi darebbero possibilità di aggregarsi a chi cerca o aspetta da tempo l’occasione per farlo. Arte, politica, musica, laboratori e cultura possono essere alcune delle idee sviluppabili dal quale partire per dare voce a pensieri innovativi che altrimenti verrebbero soffocati da depressione, omologazione e noia, armi invisibili che agiscono sull’essere di tutti noi andandolo a logorare.
ANTIPOLITICA
In questo momento, in Italia, contrapposta a una classe politica per la maggior parte marcia, l’ “antipolitica” sta ottenendo sempre più consensi. E’ chiaro che, con tutti gli scandali e i soprusi in cui sono coinvolti i nostri politici, il cittadino sia portato a provare un disgusto generalizzato; questo disgusto è però sfociato nel qualunquismo: la politica non è sbagliata, l’errore si trova nel modo in cui è stata applicata in questi anni. E prima di votare chi fa proposte populiste, contrarie ai politici e a favore dei cittadini, bisogna chiedersi quanto queste proposte siano realizzabili economicamente e concretamente. La politica è necessaria, ma va cambiata.

Rete Studenti Milano. 

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