“L’Italia non è un paese per giovani”, student* in piazza ieri a Milano
Ieri diverse centinaia di studenti e studentesse hanno attraversato le strade del centro della metropoli per gridare a piena voce che l’Italia NON è un paese per giovani.
Il momento simbolicamente più significativo della giornata è stato senza dubbio il sit-in con minuto di silenzio tenutosi in Cordusio e dedicato a Lorenzo, Giuseppe e Giuliano, i tre ragazzi morti in Alternanza Scuola-Lavoro negli ultimi nove mesi di questo 2022. Mentre sembra aver sollevato un po’ di indignazione da parte dei soliti opinionisti da salotto (liberal o destri poco importa) il fatto che alcun* student* abbiano avuto l’ardire di bruciare fotografie raffiguranti Mario Draghi e Giorgia Meloni identificati come esponenti in continuità del neoliberismo autoritario. Un reato di “lesa maestà” inaccettabile per i soloni della carta stampata.
Una giornata senza dubbio positiva senza nascondersi un elemento di contraddizione su cui lavorare: il fatto che nonostante nell’ultimo anno, nelle scuole siano rinati decine di collettivi le mobilitazioni, quando sono al di fuori delle “grandi date” di Fridays For Future e Non Una Di Meno non riescono ancora ad essere maggioritarie nel mondo studentesco. Le prospettive comunque lasciano spazio all’ottimismo.
Questo il comunicato della Rete Studenti Milano che ha convocato la piazza di ieri.
Oggi siamo scesə in piazza per dichiarare apertamente il nostro odio nei confronti del partito neofascista che ha vinto queste elezioni politiche.
Ma Fratelli d’Italia è sono la punta dell’iceberg: abbiamo contestato anche la moltitudine di partiti, di destra e di sinistra, che non si mostrano interessati ai bisogni di noi studentə; partiti come il PD, che si definiscono attenti alle tematiche scolastiche anche se sono gli stessi che hanno introdotto il PCTO, una scuola che ci uccide.
LORENZO, GIUSEPPE e GIULIANO vivono e lottano assieme a noi!
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