Buona la prima: torna il cineforum al lambretta!
Immagini proiettate, parole che si sovrappongono, rumori, suoni famigliari…e magicamente le villette di Piazza Ferravilla si risvegliano….
Fuori piove, le gocce scendono fitte ma nulla può rimandar l’evento organizzato dal Collettivo Lambretta.
C’è tanta gente, il sociale si riempie, ancora una volta si ha voglia di fare, di vivere questi spazi, di condividere istanti, percezioni, sentimenti e valori.
Si sentono risate, urla, scherzi, brindisi e poi inizia la proiezione del film.
Poco prima che la stanza diventi buia, la testimonianza di “Martina” catalizza gli sguardi, la sua voce e l’essenza del suo racconto emozionano anche chi il G8 non l’ha vissuto in prima persona.
La scelta del film non è casuale: “Diaz” per la regia di Daniele Vicari.
Il collettivo studentesco Casc con la collaborazione del Collettivo Lambretta ha voluto ricordare le violenze e le ingiustizie perpetrate dagli organi di difesa dello Stato in quei caldi giorni del Luglio 2001.
La vicenda del G8 di Genova è stata immensa, gigantesca e lo dimostrano le centinaia di ore di riprese fatte da media attivisti di tutto il mondo, dalle televisioni ufficiali, dai filmmaker.
Per non parlare della documentazione scritta, su carta e diffusa in rete.
La sospensione dei diritti, la repressione attuata verso i manifestanti per strada, il modo in cui le persone sono state picchiate, umiliate e ridotte in fin di vita alla Diaz e a Bolzaneto sono state significative di una concezione dell’ordine pubblico e dello scontro tra le varie fazioni politiche, in cui la polizia ha chiaramente avuto un ruolo politico.
Ad oggi la procura generale di Genova ha emesso gli ordini di carcerazione nei confronti della compagna milanese Marina Cugnaschi, tra le cinque persone condannate dalla Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione per il reato di devastazione e saccheggio.
Dovrà scontare undici anni e mezzo di carcere (in appello la pena era stata fissata in 12 anni e 3 mesi).
“ll paradosso che è avvenuto è che chi spacca teste ha un terzo della pena di chi al massimo può avere spaccato delle vetrine”Per sostenere la campagna 10×100 e i processi legati al G8 di Genova potrete trovare info al seguente indirizzo: http://www.10×100.it/?page_id=310 .
Poco prima che la stanza diventi buia, la testimonianza di “Martina” catalizza gli sguardi, la sua voce e l’essenza del suo racconto emozionano anche chi il G8 non l’ha vissuto in prima persona.
La scelta del film non è casuale: “Diaz” per la regia di Daniele Vicari.
Il collettivo studentesco Casc con la collaborazione del Collettivo Lambretta ha voluto ricordare le violenze e le ingiustizie perpetrate dagli organi di difesa dello Stato in quei caldi giorni del Luglio 2001.
La vicenda del G8 di Genova è stata immensa, gigantesca e lo dimostrano le centinaia di ore di riprese fatte da media attivisti di tutto il mondo, dalle televisioni ufficiali, dai filmmaker.
Per non parlare della documentazione scritta, su carta e diffusa in rete.
La sospensione dei diritti, la repressione attuata verso i manifestanti per strada, il modo in cui le persone sono state picchiate, umiliate e ridotte in fin di vita alla Diaz e a Bolzaneto sono state significative di una concezione dell’ordine pubblico e dello scontro tra le varie fazioni politiche, in cui la polizia ha chiaramente avuto un ruolo politico.
Ad oggi la procura generale di Genova ha emesso gli ordini di carcerazione nei confronti della compagna milanese Marina Cugnaschi, tra le cinque persone condannate dalla Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione per il reato di devastazione e saccheggio.
Dovrà scontare undici anni e mezzo di carcere (in appello la pena era stata fissata in 12 anni e 3 mesi).
“ll paradosso che è avvenuto è che chi spacca teste ha un terzo della pena di chi al massimo può avere spaccato delle vetrine”Per sostenere la campagna 10×100 e i processi legati al G8 di Genova potrete trovare info al seguente indirizzo: http://www.10×100.