Cronache da Gaza – quarto giorno
Secondo giorno a contatto con esperti e ragazzi a Gaza.
Tutti i laboratori sono entrati nel pieno delle attività: il writing ha esordito con un murales all’ Università che inneggia alla Palestina libera; l’animazione ha visto una giornata intensa di iniziative di carattere sia ludico che psicosociale e i progetti del circo, della mostra fotografica e del mimo hanno preso il via; i parkouristi stanno scoprendo lo spirito che sta dietro a questo sport acrobatico; il workshop sulla comunicazione ha continuato la sua attività di narrazione e testimonianza.
I laboratori previsti per quest’area di intervento si focalizzano soprattutto sull’ambito del mimo e della ricerca di identità attraverso il ritratto fotografico.
La giornata ha avuto inizio con una serie di attività e giochi incentrati sulla distensione, la condivisione, il risparmio di energie e la capacità di incanalarle dove è più utile…
Protagonista indiscusso il canto. Il primo atto di scambio culturale e’ stata proprio la musica:canti di resistenza italiani e palestinesi hanno animato e scaldato i cuori.
La giornata e’ stata divisa in due momenti. Durante la mattina abbiamo lavorato sulla costruzione dello spettacolo di mimo:il tema e’ stato introdotto dal “gioco dei mimi”, propedeutico poi per la rappresentazione del tema principale del mimo,ossia il parallelismo tra la metamorfosi di una farfalla e la rinascita di un paese. Nella seconda parte della giornata,invece, l’argomento della ricerca dell’identità nel riconoscimento dell’altro da sè è stato presentato attraverso il ritratto di un compagno. Il
Parkour
Abbiamo fatto il primo allenamento all’ aperto nella piazza del quartiere di sheik zaied. Fin da subito si è palesato l’ interesse per l’ allenamento da parte di curiosi che si sono radunati per osservare. Il lavoro di coaching con ragazzi dei gruppi di Parkour Gaza, Spider Gaza e 3run Gaza rimane molto difficile a causa della loro scarsa disciplina e la morbosa attenzione all’ apparire: alla comparsa di una telecamera della televisione, i ragazzi hanno perso completamente la concentrazione al punto di dover interrompere l’allenamento. La giornata è stata comunque un successo grazie ad una parte dei praticanti che si è dimostrata responsabile e attenta.
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La seconda giornata di writing si è aperta con due ore dilezione teorica in cui abbiamo spiegato come iniziare i lavori pratici. Successivamente, ci siamo divisi in due gruppi. Il primo gruppo ha recuparato materiale dalle discariche per realizzare opere d’arte che raffigurano e denunciano l’assedio. il gruppo di writing nello specifico, invece, ha iniziato a lavorare su due pareti dell’università. I ragazzi hanno portato diverse idee che sono state messe a confronto per una selezione finale.
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