Attacchinaggio antifascista a Milano Sud
Ieri notte, in vista del 12 Dicembre e dell’anniversario della strage fascista di Piazza Fontana, attacchinaggio antifascista di massa in zona Sud.
In settimana a Milano si è parlato della cancellazione del murales antifascista sul Cavalcavia Bucari. Un murales sostituito dallo slogan fascista “Duce a noi!”. Una scritta prontamente cancellata dall’intervento di un singolo cittadino volenteroso. Il graffito è stato poi prontamente rifatto.
Anche nella zona Sud di Milano dove si trova la sede di Forza Nuova (concessa dall’Aler) in Via Palmieri, capita che compaiano scritte e manifesti di estrema-destra. Ma è anche vero che l’asse di Milano Sud è una zona ricca di spazi sociali autogestiti e che spesso, come ieri sera, ci siano delle uscite pubbliche per ripulire il quartiere.
Martedì 12, prima del corteo per Piazza Fontana, è previsto un pre-concentramento alle ore 17 in Piazza Abbiategrasso.
Questo il testo dell’azione di ieri:
Ieri sera, in tanti/e, abbiamo sfilato per le vie di mi-sud.
In questo tempo di normalizzazione della propaganda neofascista, razzista e xenofoba le periferie si riprendono lo spazio per ribadire che la nostra città è antifascista, antirazzista, antisessista e solidale.
Sovvertire lo spazio comunicativo ormai saturo di qualsivoglia stronzata fascista, populista e reazionaria,
Occupare gli spazi fisici di propaganda con l’attivazione, l’auto-organizzazione e il presidio dei nostri territori.
Milano Sud Antifascista
Da un po’ di tempo ormai le azioni dei gruppi neofascisti hanno conquistato l’onore delle cronache.
Repubblica e in generale in Gruppo l’Espresso hanno iniziato una dura campagna contro l’estrema-destra e il Partito Democratico, a pochi mesi dalle elezioni, ha deciso di sventolare la bandiera dell’antifascismo. Un tema che, per chi si ricorda il corteo del 25 Aprile scorso a Milano, sembrava essere stato messo per sempre in soffitta dal partito di Renzi.
Peccato che le azioni dei fascisti siano quelle di sempre. Di uno, due, tra anni fa… Quando pochi (i soliti) si preoccupavano e ne parlavano mentre tanti facevano finta di niente o peggio e qualcuno partecipava a dibattiti e presentazioni targate CasaPound.
Il problema poi, non sta tanto nella potenza espansiva della galassia neofascista, ma del progressivo spostamento a destra dell’opinione comune di questo paese. Quando la chiacchiera rancorosa da bar è diventata vero e proprio cavallo di battaglia politica. La Laga Nord in questa capacità di dettare i temi dell’agenda politica è stata maestra assoluta. Il Movimento 5 Stelle, annusando il clima, ha deciso che il tema antimmigrati fa probabilmente guadagnare più voti che una ben più complicata battaglia contro l’austerità, le banche e la governance europea. Il PD ha seguito a ruota con la frase di Renzi: “Aiutiamoli a casa loro” e le politiche di Minniti. Per non parlare poi della campagna anti-ONG di questa Estate.
Questo ha portato a un rapidissimo spostamento a destra nell’opinione pubblica in un clima dove la forza del 20 Maggio rischia di sembrare già un ricordo.
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