Corsico, Abbiategrasso, Rho, è di moda il militare…

Giracchiando per la rete ci si imbatte spesso in notizie poco felici…La provincia di Milano, coi suoi comuni-satellite, non manca mai di fornirne in quantità!

Passano i governi di centro-destra, ma le mode securitarie a base di militari nelle città non vengono mai meno. Perché sono mode trasversali, che coinvolgono governi berlusconiani così come centrosinistri, giunte locali di stampo Pdl così come amministrazioni che si vorrebbero diverse…

Leggete, tanto per dare un’idea, come il Comune di Corsico promuove l’arrivo dell’esercito per le vie della città:

Corsico (20 dicembre 2011) – “Accogliamo positivamente l’impiego delle forze armate nel nostro Comune, soprattutto perché la finalità dichiarata è quella di realizzare il miglioramento degli standards di sicurezza e quindi della percezione che ne hanno i nostri cittadini”: la sindaca Maria Ferrucci, l’assessore alla Polizia locale Livio Colombo e la comandante PL Piera Gismondi incontreranno domani pomeriggio il comandante della Guardia di Finanza, che coordina la presenza dei militari sul territorio corsichese, per concordare le modalità operative di intervento e presidio. Per ora, infatti, i soldati sono presenti in via Cavour, ma senza un preventivo accordo, perché sono altre le aree sulle quali dovrà essere concentrata l’attenzione. “Non c’è un rischio generalizzato – precisa l’assessore Colombo – ma situazioni che richiedono maggiore attenzione in specifiche zone del territorio”.
Parallelamente prosegue la richiesta dell’Amministrazione di rafforzare il contingente delle forze dell’ordine, sia accrescendo il numero dei carabinieri del nucleo operativo del comando di Corsico sia verificando la possibilità di un intervento diretto della Polizia di Stato, eventualmente anche con un nuovo comando per il sud Milano.(Ufficio stampa)

Sono così gongolanti per quest’ennesima dimostrazione di subalternità alle logiche securitarie di destra che non si rendono nemmeno conto d’aver implicitamente ammesso nel comunicato che l’invio dell’esercito è stato “subito” dal comune (“…senza un preventivo accordo…”); non solo, chi conosce Corsico tra l’altro sa bene che mettere dei militari in via Cavour è un po’ come mandare un maestro di sci nel deserto maghrebino: inutile!

Poi, per non farsi mancare nulla, ne approfittano per chiedere più carabinieri ed un nuovo comando di polizia…manca un distaccamento della Cia e poi Corsico potrà essere eletta città militarizzata per eccellenza!

Per non essere da meno sembra che anche il Comune di Abbiategrasso si sia messo in moto! In questo caso abbiamo una giunta di centro-destra e quindi non c’è nemmeno di che stupirsi, l’abitudine ad avere a che fare con i militari è tradizione consolidata!

Ecco per ora gli estremi della notizia, in attesa di maggiori informazioni, dal profilo facebook de La Terra Trema di Abbiategrasso:

LA PREFETTURA DI MILANO IN ACCORDO CON AL GIUNTA ALBETTI MANDA I MILITARI AD ABBAITEGRASSO. TOLLERANZA ZERO CONTRO QUESTA BELLA PENSATA MERDOSA

Ieri sera in Consiglio Comunale il Sindaco ha preannunciato una nuova iniziativa: due pattuglie di militari, impiegati in modo ridotto nella Prefettura di Milano, presidieranno il nostro territorio, una dalle 13 alle 19, l’altra dalle 19 all’una di notte. Soddisfazione del sindaco Albetti per la maggiore sicurezza garantita ai cittadini e per l’attenzione delle istituzioni superiori per la nostra città. Qualche perplessità nella popolazione per l’arrivo dell’esercito nelle vie cittadine. C’è poi un’altra novità: all’interno dell’ Itis Alessandrini è stato ricavato uno spazio da affidare agli agenti della Polizia provinciale, che effettueranno controlli in ambito ambientale.

A Rho, invece, la situazione appare leggermente diversa.

Altro che sicurezza!

I militari non sono arrivati per proteggere i cittadini dalla criminalità organizzata. Tutti sanno infatti che l’ndrangheta è padrona del paese da tempo. La presenza dell’esercito, però, non è dettata dalla logica della falsa protezione degli abitanti. I soldati sono lì per verificare in quale parte del territorio sorgeranno i padiglioni dell’Expo. Dal sito della Fornace si apprende che molto probabilmente l’area decisa per l’Expo verrà dichiarata area di interesse strategico nazionale, proprio come è avvenuto in Val di Susa. Questo significa che chiunque entrerà nell’area del cantiere dedicata al progetto potrebbe correre il rischio di essere arrestato all’istante, come sancito dal patto di stabilità votato prima della caduta del governo Berlusconi.

Attendiamo nei prossimi giorni ulteriori informazioni e, soprattutto, notizie relative a prese di posizione ed iniziative a contrasto di queste decisioni.

 

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