(foto e video) Diario da Cavezzo – siamo tutti della stessa pasta
Il nostro intervento in Emilia, come abbiamo già documentato, non è composto solo dal lavoro quotidiano con staffette,distribuzione dei beni di prima necessità e punto d’ascolto, è anche aggregazione.
Da ormai due mesi viviamo a stretto contatto con la popolazione del “cratere” dell’Emilia, colpita dallo spaventoso terremoto che ha spinto tante persone a vivere questi duri mesi di caldo e afa nelle tende dei campi autogestiti e di quelli della protezione civile.
Siamo certi che la solidarietà che coltiviamo stia facendo bene, che ha svelato i meccanismi contorti dell’iperindividualismo propinato in questi ultimi 25 anni da mal governi e cattive società, meccanismi che si ripercuotono sullo stile di vita e sulle relazione, mentre oggi ci accorgiamo che basta poco per ritornare a dei rapporti su basi stabili,sincere e altruiste.
Così, nel bel mezzo della settimana più torrida che le BSA hanno affrontato negli ultimi due mesi, abbiamo ricevuto noi la solidarietà e l’aiuto dei Cavezzesi,di un gruppo di giovani ragazzi che negli ultimi giorni ha preso in mano la propria vita,gettandosi a capofitto in un’esperienza unica, quasi “mistica” per dei ragazzi neanche tutti maggiorenni, fatta di turni e lavori al campo, lunghe assemblee di gestione e momenti divertenti con i membri delle BSA.
Venerdì abbiamo deciso di trasformare un momento comune, una pizzata, come un momento per sancire una semplice ma corposa e significativa frase: siamo tutti della stessa pasta.
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