La solidarietà è un’arma,usiamola con intelligenza!
La solidarietà è un arma, forte e dirompente, se ovviamente chi la esprime lo fa per una giusta causa e senza secondi fini.
In queste ore in cui il paese si guarda incredulo scrutando i risultati elettorali dando inizio ai giochi della fantapolitica,una notizia triste e avvilente gira per il web. Infatti è stata data notizia dal quotidiano La Repubblica che il Coisp (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia) e il Sap (Sindacato autonomo di polizia) hanno organizzato iniziative per esprimere la loro vicinanza ai quattro agenti di polizia accusati dell’omicidio Aldrovandi,tre dei quali stanno già scontando il residuo della loro pena (6 mesi) in carcere,e per il quarto che è ancora in attesa di attendere il giudizio.
I loro nomi: Monica Segatto, Paolo Forlani ,Luca Pollastri e in ultimo Enzo Pontani. Di cosa sono accusati? Eccesso colposo nell’omicidio colposo.
Il Sap e i suoi aderenti hanno accolto Enzo Pontani all’uscita del tribunale tra gli applausi: evidentemente lo considerano un eroe che ha compiuto il proprio dovere onorando la divisa che porta.
Il Coisp dal canto suo ha deciso di organizzare un “camper della solidarietà”che avrà lo scopo di girare per Ferrara e provincia al fine di sensibilizzare i cittadini sulla vicenda.
Questa la dichiarazione rilasciata dal Coisp: “Il Coisp ribadisce che i quattro poliziotti sono stati “al centro di una bufera mediatica prima ancora che di un procedimento giudiziario”. Per loro i membri della segreteria provinciale di Ferrara dal 2 marzo si metteranno a girare per la città e la provincia a bordo di un “Camper di solidarietà” come gesto di vicinanza a coloro che sono indicati come vittime di una “campagna d’odio pervicacemente attuata da alcuni soprattutto nell’ ultimo anno contro le forze dell’ordine“.
e ancora: “I colleghi stanno vivendo un incubo letteralmente spropositato, e non dovrebbero neppure trovarsi in carcere non solo perché è tristemente singolare che vi venga mandato qualcuno chiamato a rispondere di una contestazione a titolo di colpa, ma anche perché persino l’iniziativa legislativa nota ai più come ‘svuota carceri’ esclude la detenzione nei casi di pene basse come quella che resta loro”, tuona il sindacato.”
Solitamente giunti a questo punto il lettore si aspetta che si tirino le fila del discorso o che si esprima un giudizio: ebbene non lo farò. Però un invito lo rivolgo: informatevi e leggete chi era e come è morto Federico Aldrovandi.
Chissà che un giorno non siate proprio voi a tirare le somme o a esprimere un giudizio.
Per approfondire e informarsi:
http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/
http://www.youtube.com/watch?v=dIF2aEH5Epg
http://www.youtube.com/watch?v=zHNLFPqE3FY
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