MAGAZZINO 47 OVUNQUE! Giù le mani dagli spazi sociali.

MAGAZZINO 47 SENZA CASA?
MAGAZZINO 47 OVUNQUE! Giù le mani dagli spazi sociali.

SABATO 17 DICEMBRE 2011
ORE 16.30 PIAZZA DELLA LOGGIA.

La giunta comunale Rolfi-Paroli vuole sgomberare il centro sociale Magazzino 47. Vuole eliminare un’importante realtà sociale attiva a Brescia da 18 anni, una comunità politica aperta, libera e del tutto indipendente da partiti e istituzioni. Come sempre per chi sta al potere l’indipendenza che cresce nella società è una minaccia e un pericolo.
Ma forse è utile ricordare a chi si illude di poter cancellare il centro sociale autogestito di Brescia che in città non mancano certo edifici e spazi inutilizzati da riaprire, da rendere pubblici, da riconquistare come beni comuni finalmente sottratti alla speculazione. Ciascuno di questi luoghi è motivo e occasione per affermare con certezza che Magazzino 47 continuerà ad esistere in ogni caso. E alla faccia di politicanti falliti alla ricerca di un falso problema dietro il quale nascondere le questioni vere che loro contribuiscono ad aggravare anche a Brescia: precarietà, sfratti, esclusione sociale, razzismo, devastazione ambientale.

Nella città di Paroli e Rolfi abbondano discriminazioni odiose (come i bonus che la giunta vorrebbe riservare ai soli neonati figli di genitori italiani) e divieti assurdi (come i nuovi orari di chiusura serale imposti a una parte dei locali pubblici del centro storico).
Magazzino 47, invece, rimette a disposizione di tutti immobili da anni inutilizzati e lasciati al degrado, proprio per trasformarli in spazi vivi, in luoghi di incontro e di socialità non assoggettata alla legge onnivora del mercato e del profitto.

Qualcuno nelle stanze di palazzo Loggia si è messo in testa di attaccare lo stesso diritto ad esistere del dissenso e dell’opposizione sociale a Brescia.
Perché Magazzino 47 è luogo importante di incontro e supporto per gli studenti, i migranti, i lavoratori, per tutti gli uomini e le donne che vogliono affermare e difendere i diritti sociali e i beni comuni messi sotto attacco dal potere politico ed economico, dalla dittatura della finanza e da decenni di neoliberismo.

Soprattutto in questo periodo, l’amministrazione comunale esige che Brescia sia città-vetrina, con il centro storico trasformato in centro commerciale. Lo shopping natalizio è sacro e deve essere inviolabile. Anche se la realtà della crisi del capitalismo più grave di sempre l’ha ridotto a lusso accessibile solo ad una minoranza, con tutti gli altri messi a guardare e non toccare.
I desideri che esprime Magazzino 47 non sono merci da comprare nei negozi. E se lo fossero Paroli e Rolfi ne vieterebbero la distribuzione. Perché sogniamo ed esigiamo diritti e reddito per tutti e tutte, contro la precarietà e i tagli che ci vengono imposti. Perché la crisi deve pagarla chi l’ha provocata. Perché la dittatura della finanza è mortale e deve finire. Perché chi predica tagli, privatizzazioni, flessibilità e sacrifici ha già fallito, non è la soluzione ma parte determinante del problema.
Perché le nostre vite non sono in debito. Vogliamo il nostro presente e il nostro futuro!

Davvero il vice-sceriffo Rolfi pensa che il centro sociale Magazzino 47 se ne starà a guardare mentre si tenta di buttarlo fuori di casa?
Sul diritto ad esistere non si fanno compromessi. Il diritto ad esistere lo si difende e basta. Fino all’ultimo respiro.

E NON E’ CHE L’INIZIO…

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