Il re di ferro

“Il re di ferro”  di Maurice Druon (Mondadori) è il primo romanzo storico della serie di 7 libri “I re maledetti”, ma in italiano sono stati tradotti solo i primi due. Nell’introduzione di George R.R. Martin si legge: “Gli Stark e i Lannister  non reggono il confronto con Capetingi e Plantageneti”.

La mano potente del re Filippo IV, detto il Bello, è caduta sull’Ordine del Tempio. Le ricchezze dei templari sono state confiscate e i tribunali emettono sentenze di morte che non risparmiano neppure il gran maestro Jacques de Molay. Intanto Isabella, regina d’Inghilterra, e Roberto d’Artois tramano contro le nuore del re, le principesse adultere Margherita e Bianca di Borgogna che hanno trasformato il palazzo di Nesle in un nido d’amore per i loro amanti.

Il banchiere Tolomei, di origine senese, oltre a prestare ingenti somme di denaro a sovrani, nobili e religiosi, si prodiga per compiacere Roberto d’Artois che giunto in Francia è riuscito a scoprire i nomi degli amanti delle principesse. Sarà il giovane nipote di Tolomei a portare la lettera accusatrice alla regina Isabella.

Nella città di Clermont si incontrano i cortei di Isabella e Filippo il Bello. Davanti alla giovane regina d’Inghilterra si inchinano anche gli amanti delle principesse, i fratelli d’Aunay. Ci sono scambi di gentilezze e battute ma lei è venuta a portare un’immane disgrazia alla corte di Francia. Nella dimora di Maubuisson le accuse di Isabella fanno diventare pesante il cuore di Filippo che irato prende misure drastiche contro i fratelli d’Aunay e le due principesse.

Il gran maestro Jacques de Molay, sul patibolo, quando le fiamme ormai lambiscono il suo corpo, maledice il Papa Clemente, il re Filippo e il cavalier Guillaume de Nogaret. In seguito, dopo la condanna per scorticamento e squartamento degli amanti delle principesse, avvengono altri eventi che funestano il regno di Francia. In una notte di marzo il Papa ormai malato muore all’improvviso. Poi tocca a Nogaret. Nei giorni di malattia farnetica e vede ombre e sputa sangue dalla bocca prima di raggiungere le tenebre. Filippo, il re di ferro, viene colto da malore durante una caccia al cervo e si spegne lentamente nella dimora di Fontainebleu. Come ultimo gesto pone le sue mani taumaturgiche su quelle del primogenito Luigi per trasmettergli il potere di guarire la scrofola.

Questo libro avvince come una fiction storica e può gareggiare alla pari con quelli di fantasy.

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