“Gli stati generali delll’acqua”, un libro collettivo

Questa sera, nell’ambito di BOOKCITY a Milano, avverrà la presentazione del libro collettivo “Gli stati generali dell’acqua”, a cura di Daniela Padoan.
Voci di uomini e donne di tutto il mondo, testimoni e ispiratori di battaglie straordinarie per l’acqua bene comune, climatologi, geografi, biologi che si battono per la salvezza dei ghiacciai e degli oceani, giuristi, economisti, antropologi, teologi, artisti, rappresentati di istituzioni locali e globali, come l’Onu.
Sono voci che portano un contributo di riflessione e conoscenza disegnando ciascuna una tessera dell’immenso mosaico costituito dall’acqua, consapevoli che guardare in faccia la crisi idrica significa parlare di discriminazione, di riduzione del mondo a merce, di crimini contro la natura e il vivente, ma anche di vita e di relazioni, di lavoro e di economia, di dignità, spiritualità e bellezza, perché l’acqua è misura fondamentale di pace e di cura, nodo centrale di ogni politica che voglia coniugare giustizia ambientale e giustizia sociale.

Per dire tutto questo, 68 autori e autrici hanno messo in comune passione e competenza. L’elenco è lungo e comprende il Relatore speciale Onu per il diritto umano all’acqua Pedro Arrojo, la presidente del Blue Planet Project Maude Barlow, il leader Mapuche Miguel Melin Kewen, il vescovo della Patagonia cilena Luis Infanti de la Mora, Faeza Meyer dell’African Water Commons Collective, e anche il collettivo internazionalista GAZA FREESTYLE.

Guardiamo i fiumi in secca aspettando che piova, temiamo i nubifragi, lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento dei mari, il sale del mare entra nelle nostre falde acquifere e intanto apriamo distrattamente i rubinetti delle nostre case, consumiamo miliardi di bottiglie d’acqua minerale, ignoriamo da dove l’acqua venga, quali strade sotterranee attraversi, come si rigeneri e fluisca, il modo in cui viene distribuita, sprecata, inquinata, violata, venduta, resa merce in un mondo sempre più assetato e ferito da intollerabili disuguaglianze. In questo libro parlano  rappresentanti di istituzioni e protagonisti di battaglie per l’acqua bene comune – che affermano la necessità di tornare all’acqua come relazione, cura, pace, giustizia, diritto non solo umano ma di tutto ciò che vive, senso profondo dell’ecologia integrale.

Con un’intervista al portavoce dell’Unione degli Agricoltori Palestinesi (UAWC) di Gaza, il GazaFreestyle ha contributo a questo libro collettivo – o libro-assemblea come piace chiamarlo a Daniela Padoan – portando la voce dei palestinesi di Gaza che ogni giorno affrontano la ferocia della violenza dell’occupazione israeliana. Il 97% dell’acqua che esce dai rubinetti di Gaza, compresi quelli degli ospedali, è inquinata e i danneggiamenti voluti del sottosuolo stanno salinizzando le falde acquifere, complicando la crescita di raccolti e, in generae, il lavoro degli agricoltori palestinesi.
Ne scrivono Niccolò Palla e Rajaa Ibnou, e potrete trovare il libro in diverse librerie anche della nostra città.
Stasera, dalle ore 18 in via Francesco Brambilla 10 avverrà la presentazione di questo nuovo libro curato dalla scrittrice Daniela Padoan.

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