L’articolo del giorno dopo: un classico del giornalismo all’italiana.

Un barman di turno si mette all’opera davanti allo schermo e prepara la solita sbobba. Un cocktail di frasi fatte e di stereotipi miscelati senza troppi virtuosismi, con alcuni ingredienti irrinunciabili: titoli gridati, lessico allarmistico, svuotamento di ogni contenuto e tanta, tantissima superficialità.

Perché quello che il cliente deve bere è già scritto. E i palati del Bel Paese sono ormai abituati a tracannare tutto senza troppe domande. Basta che faccia ubriacare, il resto non conta.

Viene preparato in genere poche ore dopo un qualsiasi evento, ha la pretesa di essere avvalorato da tuttologhi e penne “esperte” che, sulla base di un’attenta osservazione, descrivono e spiegano il fenomeno agli avventori.

La miscela così ottenuta è spesso grottesca, comica, esilarante… Finché non si riflette sui numeri dei consumatori irresponsabili che attraverso di essa perdono riflessi e lucidità, magari mettendosi alla guida di una vettura…

La lista di drink di commento al 14 novembre era ampia. Tra i vari cocktails, vi presentiamo quello servito da “Il Giorno”, con una guida pratica per la preparazione.

Procedura:

Ingredienti:

  • 1 titolo allarmistico;

(anche comprato all’ingrosso, di quelli che contengono “guerriglia”, come in questo caso, o “devastatori”). 

  • 3 o 4 imbeccate dalla Polizia, anche leggere;

(“…sono poche centinaia” “Possono mettere a ferro e fuoco la città alla prossima occasione…”).

  • Lessico canonico da stato di emergenza;

(qualche suggerimento? “Violenti”, “ Guerriglia”, “Autunno caldissimo”, “Danni”, “Imbrattamenti”… e questi solo nelle prime 2 frasi!).

  • Stereotipi, parallelismi storici, metafore militaresche secondo i gusti, cioè abbondanti. 

Procedura:

 

  • Butta tutti gli ingredienti nel mixer, più a caso lo fai, meglio è;
  • Rimuovi accuratamente qualsiasi riferimento alle cause dell’evento ;

(in questo caso, le politiche di austerity e tagli).

  • Crea un alone di mistero, segretezza e diffusione incontrollata del fenomeno inserendo a caso le parole “internet” o “Facebook”;

(si cita un “appello che incitava chiaramente alla violenza”, che girava addirittura su Twitter! Chissà quanta violenza in 140 caratteri… E ancora: la frase incriminata è “#n14 era il giorno indicato per lo sciopero”: una frase che fa tremare i polsi, vero?).

  • Agita con cura lo spettro dei temibili no tav, un paio di volte;

(Fai in modo che sembrino un’entità del tutto staccata dal resto dei movimenti: “I notav” non sono studenti, lavoratori, non sono attivi in altri collettivi, non esistono in quanto individui, no: sono “I temibili no tav”).

  • Insaporisci con  un pizzico di “anarchici insurrezionalisti” ;

(un grande classico che non serve commentare).

  • Crea un immaginario da spionaggio attorno alle persone coinvolte;

(i manifestanti sono “clandestini, anonimi, dalla doppia vita”).

  • Monta a neve “centri sociali”, “autonomi” e “antagonisti”;

(magari inventando una mappa dettagliata dell’organizzazione territoriale e politica delle associazioni sovversive…).

  • Spaccia per nuovo e rivoluzionario un ingrediente già usato, tipo “La prima apparizione del book bloc”;

(che invece protegge le teste dei manifestanti da anni…).

  • Aggiungi a piacere “zaini pieni di pietre e bastoni”;

(seriamente: hai guardato in tutti gli zaini? E ancora: il corteo è partito da 5 giornate, è arrivato in Cairoli, quindi Corso Magenta, Papiniano e Porta Genova: forse solo uno sherpa tibetano può fare quel percorso con uno “zaino pieno di pietre”!).

  • Farcisci gli zaini con i sempreverdi bulloni, spranghe e bastoni;

(che nessuno ha visto, ma fanno comunque brodo).

  • Presenta un conto salatissimo e in buona parte inventato;

(25.000 euro per 5 tornelli, “chilometri” di scritte… ).

  • Guarnisci incalzando la magistratura affinché i colpevoli vengano duramente puniti;

(se possibile, farlo a mo’ di chiosa: “a parte quella élite spedita in galera dalle indagini sul terrorismo anarchico, rimangono in standby i facinorosi pronti a scatenare la guerriglia prossima ventura”).

Se il cocktail non è abbastanza alcolico, innalza la gradazione con le foto giuste!

Il gioco è fatto, buona sbronza a tutti.

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