“Obbedienza cieca, pronta e assoluta!”
Quando ero piccola i miei nonni prendevano in giro i fascisti, ma anche i comunisti.
Questa era una frase (che so essere anti comunista), che mi dicevano ridendo; mi hanno insegnato quanto ridicola e assurda, oltre che dannosa, fosse la mancanza di pensiero critico e l’obbedienza assoluta che caratterizzava i sostenitori di qualsiasi regime.
I miei nonni non erano di destra, né comunisti, né partigiani; i miei nonni non sono mai stati politicizzati.
Me lo rivendico orgogliosamente, per fare capire bene a tutti quelli che, quotidianamente, mi danno della faziosa, comunista e ciecamente indottrinata, che non sono mai stata cresciuta con questa mentalità. Sono nata libera, la mia mente e la mia coscienza sono sempre state libere di crearsi una PROPRIA visione della realtà, la cosa più preziosa che mi hanno insegnato i miei genitori è stato PENSARE CON LA MIA TESTA.
Oggi mi rendo purtroppo conto che il “pensiero unico” e l’”obbedienza cieca, pronta e assoluta” esistono ancora. Mi succede in questi giorni, in cui per me è difficile stare zitta di fronte alle gravi violazioni dei diritti e della democrazia che stanno avvenendo in Val di Susa.
Le opinioni dei “favorevoli” sono:
1. Una minoranza non ha il diritto di opporsi ad una decisione del governo.
2. Questa decisione del governo è comunque giusta: perché? Perché lo dicono loro, e ci fidiamo.
3. L’idea e il modello di sviluppo è uno ed è quello dell’Europa: ci fidiamo, è giusto, non ci interessa saperne nulla, quella è la direzione da prendere.
Come tante formichine, dunque, dovremmo metterci in fila e marciare (isolando chi rompe le righe). Verso destinazione ignota. La destinazione la decide qualcun altro, di cui ci fidiamo ciecamente. Non vogliamo saperne nulla. NON VOGLIAMO NEMMENO INFORMARCI: ci basta l’informazione diffusa, quella dei giornali e delle TV, che sappiamo essere manipolata dal governo ma NON CI INTERESSA, prendiamo come verità.
Bene ragazzi.
Che differenza c’è tra questa mentalità socialmente diffusa, e quella che ritroviamo nelle peggiori dittature?
Ma perché nel nostro paese, nel 2012, oggi, gente che ha meno di 40 anni RIFIUTA la grande opportunità che internet e tanti altri mezzi ci hanno dato, e cioè quella di prendersi le informazioni e farsi una propria idea? Perché siamo, sono, così pigri da preferire che la COSCIENZA, le IDEE, le OPINIONI, la propria ETICA siano indotte da qualcun altro?
E’ una deriva pericolosa, pericolosissima.
Ci dicono cosa pensare, cosa fare, ci dicono quello che è giusto e sbagliato e, nonostante una cosa “buona” Berlusconi l’abbia fatta, e cioè fare capire a TUTTI che la politica (e la sua informazione) NON AGISCE nell’interesse della popolazione (bensì della propria), questa dinamica di fiducia totale e acritica nei confronti dello stato fatica ad essere scalzata.
Credo che sia davvero importante che tutte le persone che non vogliono che l’Italia rimanga un paese di capre passive e impotenti simpegni a fondo nella stimolazione di una visione critica e ri-elaborata della realtà da parte di tutti, partendo, obbligatoriamente, dai bambini, ma anche dai propri conoscenti e dalle persone che, a livello personale, forse abbiamo qualche possibilità di scrollare da questo sonno.
Ps. per farvi due risate, ma anche per stupirvi di quanto certi ragionamenti siano ancora diffusi, vi consiglio di guardare questo link: http://it.wikipedia.org/wiki/Slogan_fascisti
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