Fini-Giovanardi bye-bye

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Oggi la Corte Costituzionale ha stabilito che la legge Fini-Giovanardi è anticostituzionale.

Questa decisione non si è determinata perché questo dispositivo ha prodotto l’illegittima incarcerazione di migliaia di cittadini o per la pressoché totale estinzione dei programmi di riduzione del danno, bensì perché le norme erano state contrabbandate all’interno della legge di conversione dei decreti legati all’olimpiade invernale di Torino 2006.

Si ritorna alla Jervolino-Vassalli, possiamo quindi registrare solo una moderata soddisfazione vengono solamente eliminati gli aspetti più deteriori e punitivi delle logiche proibizioniste che ispirano la legislazione in materia di sostanze.

Risulta necessario riprendere il filo di una discussione che metta finalmente in mora il proibizionismo.

E’ giunta l’ora per poter conquistare una nuova legislazione in materia che superi la dinamica della pena e della marginalizzazione per i consumatori.

Si può e si deve costruire un’Europa che diventi spazio di libertà e di sperimentazione per le politiche di riduzione del danno.

Per intanto attendiamo che finalmente vengano liberati coloro i quali sono ingiustamente ostaggio della barbarie proibizionista imposta dalle legge Fini-Giovanardi e un pensiero non può non andare a chi ha pagato con la vita l’applicazione di queste norme da parte delle forze dell’ordine.

Ricordiamo quindi l’ appuntamento di Genova il 28/02 e 01/03 “sulle orme di Don Gallo” (http://www.sanbenedetto.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1886:sulle-orme-di-don-gallo-droghe-ripartiamo-da-genova&catid=1:news-dalla-citta&Itemid=80) per riannodare i fili di un discorso che sappia sconfiggere i gendarmi della war on drugs.

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