Meno banche più banchi.. oltre il danno la beffa!

Oggi una trentina di studenti provenienti dalle scuole superiori e dall’università hanno sanzionato la banca Intesa San Paolo che si trova all’interno di uno stabile dell’università nel polo di Città Studi denunciando lo stato di precarietà in cui si trova l’università ormai costretta ad affittare i propri stabili a privati per mancanza di soldi lasciando studenti fuori dalle lezioni per mancanza di spazi. Fuori dall’università chi ha creato la crisi, noi il debito non lo paghiamo!

MENO BANCHE PIù BANCHI…OLTRE IL DANNO, LA BEFFA!

Sono ormai più di tre anni che gli studenti urlano in piazza “Noi la crisi non la paghiamo!”.
Non solo nessuno li ha ascoltati, ma proprio lì, nel polo di Città Studi, sorge uno dei simboli più emblematici della Crisi…una BANCA.

La Banca Intesa San Paolo. Oltre il danno, la beffa! Il danno, si il danno, perché molto spesso gli studenti sono costretti a seguire le lezioni seduti uno sopra l’altro per terra…impossibile seguire i corsi..figuriamoci prendere appunti!

La beffa, si la beffa, perché la Banca Intesa San Paolo, non è solo una banca, bensì è una delle banche che spesso ha svolto e svolge un ruolo discutibile. Insieme alla Banca UBI, infatti, Intesa San Paolo investe in armi usando i fondi comuni venduti alla clientela e acquistando azioni dalle società che producono armamenti e mine anti – uomo . In un Italia dove scuola e università continuano a subire i tagli più scellerati, dove l’istruzione è sempre messa in terzo piano, dove le strutture obsolete, pericolanti o peggio mancanti diventano vero e proprio ostacolo alla preparazione degli studenti, non solo gli spazi universitari vengono delegati a coloro che la crisi l’hanno creata, ma che speculano sulla vita e sulla morte delle persone. Siamo studenti, siamo lavoratori precari. Ogni giorno subiamo il prezzo dei sacrifici che ci chiedono. E’ inaccettabile! Vogliamo un futuro e un presente più stabile. Vogliamo più banchi e meno banche!

Collettivo Lambretta e Le Tigri

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