Zingonia, la città invisibile

ZINGZingonia è un’area comune a 5 municipalità della bergamasca, costruita negli anni 60 dal costruttore Remo Zingone, con l’idea di creare una città ideale che fornisse a operai, aziende e attività commerciali spazi abitativi e attività di vario genere. Ad oggi, invece, quel progetto è naufragato, e la zona è oggetto di degrado e di abbandono.

Abbiamo parlato con Claudio, che supporta e ci ha raccontato la storia del Comitato Residenti Torri di Zingonia, nato nel 2012 per rispondere alla minaccia di abbattimento di alcuni edifici dell’area.

“Il progetto edile di Zingonia ha dimostrato praticamente da subito la sua fragilità, soprattutto a causa delle forti intenzioni speculative che si celavano dietro al piano urbanistico. Infatti l’acquisto dei terreni agricoli era finalizzato all’edificazione e dunque alla speculazione edilizia ma, dopo pochi anni, con la riduzione degli incentivi non sono rimaste che delle periferie dei 5 comuni, che a poco a poco hanno iniziato a disinteressarsi alla zona, similmente alle istituzioni locali e nazionali che pure ci avevano speculato. Piano piano la zona è diventata zona di immigrazione dei lavoratori dal Sud, tendenzialmente una “zona d’ombra” nascosta e sempre più degradata, anche grazie allo spaccio di eroina, che si è diffuso largamente negli anni 70.

Negli anni 90 poi, con l’arrivo massiccio delle ondate migratorie, la popolazione di Zingonia è cambiata, e sono iniziate tensioni, cambiamenti degli equilibri e difficoltà di convivenza.

Ad oggi le comunità più numerose che vivono nell’area sono tunisini, marocchini e senegalesi (una delle più grosse comunità all’estero). Dal loro arrivo sono iniziate tensioni e scontri per il controllo delle attività illegali e meccanismi di sfruttamento da parte di alcuni italiani, sia dal punto di vista lavorativo che abitativo. Zingonia era un luogo di passaggio (si racconta che all’arrivo a Lampedusa alcuni migranti avessero la parola Zingonia scritta sul braccio per indicare la loro destinazione) ma chi non riusciva, dopo un periodo, a uscire dalla clandestinità, rimaneva intrappolato lì dentro.”

Come è nato e quali obiettivi ha il comitato?

“Dal 2000 6 torri di Zingonia sono rimaste senza amministrazione: di fatto gli amministratori sono stati lasciati soli a gestire situazioni molto complesse, e hanno abbandonato l’area. Le 6 torri vertono in condizioni critiche, nessun intervento di manutenzione è stato più fatto e gli abitanti, di cui molti già proprietari, hanno iniziato ad abbandonare la zona. Restando più che altro persone di passaggio o proprietari senza lavoro e in cassa integrazione, molte spese condominiali non sono state più pagate: nel 2009 di fronte a un debito di 300.000 Euro per bollette dell’acqua (la società idrica era partecipata dalla provincia a guida leghista), l’amministrazione comunale (a guida PD) ha avvallato un piano di rientro del debito molto pesante per i residenti.

E’ proprio allora che si è iniziato a parlare di abbattimento delle torri e il comitato, appoggiato anche da singoli cittadini, ha cominciato ad interessarsi alla situazione. La cosa che ha maggiormente colpito e indignato è stata l’assenza di comunicazione agli abitanti del fatto che le istituzioni locali avessero intenzione di abbattere i palazzi dove vivevano. E’ stato chiaro fin da subito che quelle persone venissero considerate cittadini di serie B, persone invisibili, elementi scomodi di cui sbarazzarsi: il comitato ritiene invece che le responsabilità siano da addebitarsi alla mancanza di una gestione di situazioni complesse, alle volontà di speculazione che hanno prevalso sull’interesse collettivo.”

Cosa sta succedendo oggi?

“Il piano di abbattimento delle torri (6 in tutto, dove vivono circa 200 persone in 96 appartamenti) è stato confermato da un piano presentato da ALER e dalle istituzioni locali, in cui si parla di riqualificazione ma di fatto si mira alla demolizione e alla costruzione da un’altra parte, con un progetto di Housing Sociale. Gli abitanti di Zingonia non solo non sono stati avvisati, ma sembrerebbero esclusi da questo nuovo progetto: le dichiarazioni fatte fanno infatti intendere che il principio alla base di questa azione sia la colpevolizzazione degli abitanti, che non saranno i “benvenuti” nel nuovo complesso che verrà costruito.

Il comitato ha fatto ricorso al TAR per la mancanza di comunicazione agli inquilini, e sta aspettando risposta. Di fatto è stato un procedimento illegale.

Allo stesso tempo il comitato sta avviando un processo partecipativo per una vera riqualificazione di Zingonia. Si è pensato che, vista la mancanza di soluzioni alternative all’abbattimento da parte delle istituzioni e dell’ALER, sarebbe stata una buona idea dimostrare praticamente che le soluzioni esistono (come in altre esperienze, ad esempio a Roma) e possono essere maggiormente sostenibili ed economiche.

Il comitato mira al coinvolgimento degli stessi abitanti nella presa in carico e cura degli spazi comuni, degli edifici e soprattutto nell’identificazione di un modello di convivenza che comporti ad un aumento della vivibilità dei luoghi.

Per ora si stanno identificando alcuni servizi da fornire nei palazzi (uno sportello per consulenza lavorativa e legale, e un micro progetto di sorveglianza medica) e pensando ad un convegno sull’urbanistica partecipata per la riqualificazione dei luoghi. Il comitato cerca idee, spunti e collaborazioni.

Il comitato e chi lo appoggia crede fermamente che esistano alternative all’abbattimento e soprattutto alla considerazione di Zingonia e dei suoi abitanti come un problema sociale da eliminare: si vuole invece rilanciare, facendo emergere le risorse,promuovendo un’idea diversa di intervento sull’abitare, basato sulla partecipazione.”

Comitato Zingonia

 

Per approfondire: http://bgreport.org/?s=Zingonia

 

Pagine FB del comitato: https://www.facebook.com/comitato.zingonia?fref=ts

 

Evento di presentazione del comitato, sabato 23 febbraio a Zingonia:

https://www.facebook.com/events/293242480802715

 

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2 risposte a “Zingonia, la città invisibile”

  1. […] Comitato Zingonia, di cui abbiamo già parlato in questo articolo in cui abbiamo brevemente descritto la situazione assurda in cui si trova la città fantasma vicino […]

  2. […] lunga, maggiori dettagli della lotta di Zingonia possono essere recuperati qui: 1, 2, 3 Diciamo solo che la Regione Lombardia ha deciso di abbattere le torri di Zingonia perché unica […]

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