Armenia, il genocidio dimenticato

armeniaDove si trova l’Armenia?

Non molte persone saprebbero collocare questo stato su una cartina geografica, e neppure identificare questo paese con uno dei fatti storici e politici più rilevanti del ventesimo secolo.

Io stessa non sapevo dove fosse, fino a quando la mia permanenza in Libano mi ha permesso di conoscere una delle comunità di diaspora più importanti (numericamente e storicamente) del mondo.

L’Armenia, stato collocato a est dell’attuale Turchia (verso il Caucaso), era parte dell’impero ottomano. E’ un piccolo stato, la cui popolazione, a maggioranza cristiana, ha vissuto prevalentemente di agricoltura e commercio nelle sue terre verdi fino al 1915.

In quella data è avvenuto, anche se molti storici sostengono che fosse già inziato anni prima, il primo episodio di genocidio riconosciuto della storia del 1900: quello della popolazione armena da parte dei Giovani Turchi, partito nazionalista dell’impero ottomano.

I numero di questo sterminio sono impressionanti: più di un milione e mezzo di persone, di cui quasi nessun libro di storia e di politica parla. Gli unici conoscitori di questa storia sono spesso studiosi e ricercatori particolari: mediamente quasi tutti ignorano questi fatti.

Gli armeni furono sterminati grazie al piano nazionalista dei Giovani Turchi dell’impero ottomano, che avevano in mente la creazione della “Grande Turchia” che, da quelle zone, sarebbe dovuta arrivare fino alla Cina. In un grande piano nazionalista non c’era spazio per le minoranze religiose (come i cristiani, in quel caso), che vennero sistematicamente eliminate, in modo organizzato.

Si iniziò dagli intellettuali, scrittori e personaggi della cultura (millenaria e ricchissima), per poi arrivare alle deportazioni di massa, verso il deserto siriano, dove donne e bambini furono fatti morire di stenti, dopo una lunga marcia.

I beni della comunità vennero depredati, la cultura e la storia di quel popolo sradicata e cancellata.

 

Chi sopravvisse al massacro emigrò verso il Medio Oriente e altri paesi, tra cui l’Europa e gli Stati Uniti, ma anche l’Egitto.

Nella moderna Turchia la questione del massacro armeno è ancora aperta: di fatto il governo si rifiuta ancora di riconoscerlo, compiendo un’opera di negazione di un evento storico di portata rilevante e internazionalmente riconosciuto, anche se poco noto. Sul genocidio degli armeni esiste ancora una nebbia fitta, e le motivazioni risiedono non solo nella mancanza di volontà di revisione delle mire espansionistiche turche, ma anche nei fragili equilibri della molteplicità di minoranze presenti nella zona del Caucaso e della Turchia.

Oggi, 24 aprile, è la giornata del ricordo delle vittime del genocidio armeno.

Invitiamo tutti a leggere qualcosa sulla storia di questo popolo.

 

Ecco alcuni suggerimenti: articoli web 12, libri, documentari

 

 

 

 

 

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *