“Comune di Milano e disabilità: un percorso difficile”
Ieri, 8 ottobre 2012, si è svolto, presso l’Istituto dei ciechi di Milano, un incontro tra l’Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute e le associazioni e comitati di genitori operanti nel settore delle disabilità in città.
L’incontro, convocato un po’ di fretta il venerdì precedente, è stato organizzato dalla stessa Giunta comunale, cosciente della grave situazione di scontento in cui vertono gli attori della società civile milanese.
Ma che cosa sta succedendo?
Le associazioni e le cooperative che lavorano con i disabili fisici ed intellettivi, infatti, hanno collaborato fruttuosamente proprio con l’Assessorato nell’ultimo anno, nella stesura del Piano di Sviluppo del Welfare della città di Milano (http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/per+saperne/per+saperne/piano+sviluppo+welfare), presentato ufficialmente poche settimane fa dallo stesso Assessore.
Il Piano, frutto di lavori di gruppo e tavoli di collaborazione e ricerca su base zonale, aveva visto nascere anche un Tavolo specifico sulla disabilità, con il coinvolgimento di LEDHA, del Consorzio SIR e di altre importanti cooperative e consorzi di associazioni attivi sul territorio.
Le associazioni della società civile, in ovvia difficoltà a causa dei tagli nazionali, della crisi delle donazioni e della riduzione dei finanziamenti che, da anni, rendono molto difficile il loro lavoro, avevano accolto con entusiasmo questa metodologia, interpretata come un primo passo verso una relazione collaborativa, fatta di condivisione di obiettivi e impegno comune per il miglioramento dei servizi.
Le aspettative delle associazioni sono state tuttavia deluse: nonostante la positiva partenza nella relazione con il Comune, infatti, non c’è stata, secondo le stesse associazioni, un sufficiente impatto pratico e politico delle “buone intenzioni” dimostrate dell’Assessorato. Non si tratta solo di fondi, che mancano, e continuano a mancare (nonostante l’Assessorato abbia alzato la voce di budget destinata ai servizi per la disabilità): si tratta anche, e soprattutto, forse, di ascolto e di risoluzione dei problemi.
Il Terzo Settore, riconosciuto a parole e sulla carta come attore fondamentale nell’erogazione dei servizi e nell’intercettazione dell’utenza e dei suoi bisogni, lamenta l’assenza di capacità o di volontà, da parte dell’Assessorato, di ascoltare e risolvere alcuni problemi organizzativi, l’assenza di una stabile presenza di interlocutori che siano anche vicini alla realtà nelle quali le associazioni operano e, infine, un bisogno insoddisfatto della vicinanza dell’istituzione ai problemi e alle situazioni delle persone e delle associazioni.
Questo ultimo punto pare il più grave, ed urgente, da risolvere, in quanto potenzialmente compromettente per un lavoro comune fruttuoso e efficace: sebbene il Comune e l’Assessorato diano molta importanza al Terzo Settore, infatti, pare evidente che nessuna relazione solida e collaborativa potrà mai instaurarsi finché si percepirà una forte distanza tra istituzione e società civile, associazionismo, cittadinanza.
L’Assessorato ha ascoltato la voce delle famiglie degli utenti e delle realtà associative presenti all’incontro, che lo hanno messo alle strette, dichiarando con estrema chiarezza la loro delusione: ci sono stati segnali confortanti di onestà nell’ammissione di alcuni errori della Giunta, nel riconoscimento di difficoltà e in alcune, gravi, pecche organizzative dell’Assessorato su un tema, tra l’altro, centrale e delicato come la disabilità.
Attendiamo le prossime mosse del comune, che ha già fissato un ulteriore incontro tra due settimane: con la speranza che la Giunta milanese, salita al potere anche grazie alle promesse della realizzazione di una politica diversa (vicina ai cittadini e di lotta alle discriminazioni, come sancito dalle leggi italiane e dalla Convenzione ONU) faccia ora qualche passo decisivo.
http://www.ledha.it/allegati/LED_t2_notizie_allegati/678/FILE_Allegato_DocForumDic2011.pdf
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