E i candidati sono…

Come si legge ora dal sito della Prefettura di Milano dopo uno strano silenzio di diversi mesi (a quanto pare dovuto ad irregolarità e incompletezze nella documentazione di alcuni candidati), sono 8 le realtà che si sono candidate alla gestione del CPR di via Corelli e che sono state tutte ammesse alla selezione lo scorso 7 maggio, alcune delle quali sono state al centro di polemiche in passato.

Esse sono:

1) “la società cooperativa sociale Albatros 1973 di Caltanissetta”.

2) “il colosso veneto Nova Facility da 200 dipendenti di Gian Lorenzo Marinese, fratello del presidente di Confindustria di Venezia e Rovigo”.

3) “la cooperativa piemontese Versoprobo che meno di due mesi fa è finita dentro un caso sollevato dal giornale dei vescovi Avvenire perché si è vista tagliare le linee di credito dalla propria banca (…)” (candidata con RTI con mandante Luna s.c.s.).

4) “La Ospita srl è una società di Grosseto che lavora e ha lavorato nei centri per migranti della Tuscia, fra Toscana, Umbria e Lazio”.

5) “(…) la Cooperativa Stella, con sedi in Piemonte ed Emilia-Romagna specializzata in servizi socio-assistenziali (…) ma che non sembra fino a oggi essersi occupata specificatamente di migranti, né nei centri di accoglienza né in quelli di espulsione.”.

6) “la Ccm di Salerno (Communication Centre Multilingue)”.

7) “la “chiacchierata” società svizzera Ors, che per anni ha gestito i centri di accoglienza in Austria prima che Vienna decidesse di riformare il proprio sistema per farlo rientrare nell’alveo della mano pubblica e governativa. Ors ha registrato la propria filiale in Italia meno di un anno fa (…), si evidenziano sia gli intrecci finanziari che caratterizzano la società elvetica, con partecipazioni e interessi da parte di grossi fondi di investimento e banche londinesi oltre a fondi pensione e previdenziali statunitensi e sauditi, sia gli intrecci politici (…)”. Di questo avevamo già detto la nostra qui.

8) “Engel Italia di Salerno (…) Tra le vicende che hanno coinvolto in questi anni la Engel Italia vi sono la gestione del Cpr di Potenza e l’aspra polemica (…) sulla gestione di un centro Sprar sito presso l’Hotel Engel (…) Paestum (Salerno) (…) per le condizioni della struttura denunciate dai 35 ospiti quasi tutti afganii. (…) “uno dei responsabili una volta avrebbe addirittura sparato in aria davanti a loro per intimorirli (…) non riceverebbero regolarmente il pocket money a cui hanno diritto; (…) precarietà degli ambienti e della pulizia sarebbe purtroppo la norma, e, citando testualmente «non ci sta aiutando. Non ci dà niente, né vestiti né cibo’ (…)”.

“Da notare l’assenza di alcune realtà che non hanno invece partecipato al bando della prefettura di Milano”.

“Non si è presentata Gepsa, la multinazionale francese del gruppo Engie (ex Gdf Suez) che oltralpe è specializzata nella gestione delle carceri che per anni ha guidato numerosi centri di espulsione e rimpatrio in tutta Italia assieme all’associazione di Agrigento Aquarinto e che ancora oggi guida quello di corso Brunelleschi a Torino, oltre a numerosi centri di accoglienza nella penisola”.

“Non si è presentata perché (…) la nuova gara indetta dalla prefettura di Milano metteva a rischio l’equilibrio gestionale della struttura di via Corelli: troppe voci economiche e di personale tagliate dal capitolato di gara per risparmiare, con la conseguenza che, per esempio (…) gli operatori notturni dentro a un Cpr, per una capienza di 140 persone, non possono essere più di due per tutti i sette giorni della settimana. Il direttore del centro sarà presente 24 ore a settimana, il magazziniere 12 ore, lo psicologo 16 ore, mediatore culturale 36 ore. Servizi considerati troppo bassi dai francesi per gestire un luogo dove si vivono quotidianamente tensioni”.

Qui le fonti, oltre al sito della Prefettura di Milano:

Affari Italiani

Redattore sociale 

Per Engel Italia v. anche qui

Non resta a questo punto che attendere la conclusione della procedura per conoscere a chi sarà affidata la gestione del “mostro”. Certo, le premesse sono peggiori di quel che già si potesse temere, per scarsa trasparenza della procedura stessa, discutibilità della competenza e serietà di alcuni dei candidati, e scarsità di risorse messe a disposizione per garantire quantomeno una adeguata e continuativa assistenza.

Continueremo a monitorare ed informarvi.

Attendiamo eventuali vostre segnalazioni circa le candidate in questione, a noaicpr@gmail.com o nei commenti al post.

Di questo ed altro discuteremo al ● NO CPR Lab – Strategie e pratiche di mobilitazione diffusa ● dell’8 giugno a Milano, ed in particolare al suo tavolo n.1.

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