Grazie Giorgio
Quando è giunta la notizia ieri, Il Collettivo Lambretta si era riunito…un po’ per guardare le finestre che stavano murando in Piazza Ferravill…un po’ perché quando rimani senza spazio, ogni piazza, ogni via diventa lo spazio da agire.
Chiama un compagno, con parole strozzate ci informa … Terminata la chiamata, do la notizia a* compagn*.
Il Lambretta è giovane. Lo diciamo sempre… Quando dico che un giornalista ineguagliabile ci ha lasciato…mi guardano tra il dispiaciuto e il perplesso…non individuavano bene chi fosse…
Poi qualcuno ha detto “Ma sì…ha scritto un bellissimo articolo per il Lambretta, quello del Manifesto!”.
Di colpo tutt* capiscono…quell’articolo, così semplice ma così pungente aveva colpito tutto il collettivo…
Di tutto quanto uscito sui media, Giorgio aveva fatto centro.
La sua figura incarna quello in cui speriamo sempre: le parole, le idee rimangono, trafiggono l’aria e prima o poi arrivano a colpire nel segno.
Grazie Giorgio, non solo per il tuo articolo scritto in un giorno di ferie, ma perché scrivendo sei arrivato dove nessuno riesce, e hai dato occasione a chi è più giovane di scoprire che con le parole più semplici si può dire quanto è più difficile
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