L’O.C.A. tornerà a vivere? Intanto viene occupata

imgres-300x165Ieri 30 settembre alla scadenza della convenzione data dal comune per la settimana della moda per l’utilizzo delle Officine Creative ex Ansaldo un gruppo di ragazze e ragazzi e entrato all’interno degli spazi di via Tortona che erano aperti per ridar vita allo spazio che rischia di rimanere chiuso e vuoto nell’attesa di tempo burocratici.

Gli “occupanti” anche se non si definiscono tali sono tutte quelle persone, artisti, associazioni culturali e singoli che hanno contribuito alla crescita del progetto OCA da quando il comune di Milano è stato obbligato a crearlo in risposta all’occupazione di MACAO.

Dopo una prima fase di sperimentazione e workshop il comune ha inserito lo spazio di via Tortona all’interno dei famosi bandi di assegnazione di spazi. Teoricamente il bando per OCA era stato pubblicizzato tra quelli dedicati alle piccole esperienze e alle autogestioni, peccato che tale bando fu poi vinto da Barley Arts il 30 ottobre 2012 .

Un occupazione sui generis, non per costruire uno spazio sociale, nata  per “tornare a lavorare” la dove lo stavano facendo fino a fine luglio questa è la motivazione alla base del gesto di protesta.

Gli occupanti sono in contatto costante con il comune per cercare una soluzione tanto che nella notte hanno lasciato lo stabile, come richiesto dall’interno di  palazzo Marino per motivi di sicurezza, e si sono accampati in presidio permanente nel cortile dello stesso per continuare la loro mobilitazione.

Qui di seguito una video intervista a due degli occupanti:

 

 

Una risposta a “L’O.C.A. tornerà a vivere? Intanto viene occupata”

  1. […] e tenerselo per lavorare e portare avanti alcuni dei progetti iniziati nei mesi di sperimentazione. MiM li ha intervistati. Una vicenda, questa di O.C.A. che continua ad essere nebulosa, che lo strumento […]

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