Prima nota dai ministeri della lotta
Precari, operai, studenti e migranti di Monza e Brianza occupano Largo Mazzini di Monza: nascono i MINISTERI DELLA LOTTA.
Nel pieno della crisi globale nascono in Brianza i Ministeri della Lotta, composti da lavoratori, studenti, disoccupati e migranti che hanno deciso di unirsi e organizzarsi per superare la sfiducia nelle istituzioni e farsi artefici del proprio destino. Il percorso di preparazione a questa prima uscita pubblica nasce sulla spinta della grande manifestazione del 15 ottobre a Roma, in cui una grande rabbia popolare è esplosa in maniera informe.
Pensiamo sia necessario trovare tempi e modi per incanalare in uno stesso percorso il profondo disagio delle nuove generazioni e le istanze di chi sta perdendo diritti dopo una vita di lavoro: per questo motivo ci siamo confrontati per due mesi in lunghe assemblee pubbliche itineranti, che hanno attraversato luoghi di socialità e lavoro di Monza e Brianza.
Ci siamo interrogati sulle cause reali della crisi, identificandole soprattutto nella speculazione finanziaria messa in atto dalle grandi banche, abbiamo trovato tante parole d’ordine condivise e siamo in continua ricerca di pratiche capaci di dare nuovo smalto alla parola “lotta”. Abbiamo capito che conviene organizzarsi da soli e superare le logiche di rappresentanza per dare peso alle nostre istanze, provando a rinnovare strumenti e pratiche in grado di ribaltare rapporti di forza nei confronti di chi precarizza, licenzia, legifera.
Nei giorni in cui in tante altre piazza di Italia prendono forma rivendicazioni di due generazioni di lavoratori (#occupyxmas), anche a Monza, superando le specificità di ciascuna realtà lavorativa, siamo scesi in piazza per interrompere la routine dello shopping prenatalizio, nel cuore della città vetrina: nel contesto spazio temporale in cui maggiormente si palesano le contraddizioni di una società consumista, i Ministeri della Lotta si presentano alla cittadinanza, proponendosi come punto di riferimento per costruire un fronte comune di persone e realtà sociali solidale al proprio interno.
I Ministeri della Lotta non sono un’Istituzione, ma hanno piena legittimità popolare nel proprio operato; i Ministeri della Lotta non hanno una sede, vivono in ogni posto di lavoro in cui si difendono i diritti conquistati nel tempo o in quelli in cui si combatte per conquistarne di nuovi; i Ministeri della Lotta non sono organizzati in maniera gerarchica, ma si basano sulla capacità di autogestirsi.
A partire da oggi il percorso prosegue mantenendo la propria dimensione aperta e inclusiva, in nuove assemblee finalizzate a costruire le iniziative per il 2012 e per dare sostegno alle tante realtà in lotta del territorio: i Ministeri della Lotta saranno uno spazio di ragionamento e di azione per tutti coloro che avranno voglia di mettersi in gioco in prima persona e di rifiutare la logica del “male minore”.
volantini diffuso in piazza oggi: http://ministeridellalotta.noblogs.org/files/2011/12/flyerWEB.jpg
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