Sgomberata l’occupazione abitativa di via Siusi nei giorni del “Forum dell’abitare”

Nel momento in cui il tema della casa e dei suoi costi esorbitanti a Milano è arrivato sulle prime pagine dei media mainstream e in cui il Comune e l’Assessore Maran lanciano il Forum sull’Abitare continuano ad arrivare notizie di sgomberi come quello di questa mattina dell’occupazione abitativa di via Siusi in zona Udine a dimostrazione di come la distanza tra roboanti dichiarazioni di principio e fatti concreti sia sempre siderale.

Riprendiamo il comunicato di Coa Tventotto:

Questa mattina alle ore 8:30 è iniziato lo sgombero dell’occupazione abitativa dell’ex stabilimento San Carlo di via Siusi, abbandonato da più di 20 anni. Da ottobre 2020 in via Siusi abitavano circa 40 persone tra cui alcune famiglie con minori, provenienti dal Mali, Gambia, Marocco, Brasile. La maggior parte di loro ha i documenti, altri sono in attesa di riceverli, altri ancora aspettano la sanatoria dal 2020. Lavorano nel settore edile, delle pulizie e della logistica o come rider. Nessuno di loro ha la possibilità di trovare nel mercato libero una casa in affitto sia per i costi esorbitanti sia perché il lavoro precario che svolgono con contratti a breve termine non rappresenta una garanzia per i proprietari di case. Negli spazi di via Siusi inoltre, in questi anni, si sono svolte diverse attività che hanno coinvolto il quartiere come la scuola di italiano, momenti ludici per bambini e incontri su lavoro precario, documenti, guerre politiche e colonialismi. Quella di via Siusi è stata una comunità che ha ricevuto forte solidarietà fin dall’ inizio dagli abitanti del quartiere che hanno contribuito portando libri, indumenti e arredi, e collaborato all’attività della scuola di italiano. Con lo sgombero di oggi, perdiamo un’esperienza e uno spazio importante per chi non ha casa a Milano. Tutto ciò accade in contemporanea con il “Forum dell’ abitare” in cui l’amministrazione comunale illustra le politiche abitative per il futuro di questa città. Un’amministrazione che, al contrario di quello che vuol far credere, non ha mai voluto ascoltare le voci di chi vive in prima persona il disagio abitativo.

Chiediamo a tutti solidarietà per gli abitanti di via Siusi, sgomberati senza che sia stata offerta una soluzione abitativa alternativa. Abitanti che rischiano con la perdita della casa, di perdere lavoro e documenti e ritornare in una condizione di forte marginalità.

Vi aspettiamo oggi 22 marzo dalle ore 13:00 in via Carnia angolo via Deruta al presidio di solidarietà a sostegno delle persone sgomberate.

Rete solidale CiSiamo

 

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