CAP 20100: il primo documentario sul calcio popolare a Milano

La narrazione delle realtà che a Milano promuovono il calcio come strumento di espressione: dall’antirazzismo alla parità di genere.

 

“Milano oggi ospita diverse realtà di calcio popolare, negli ultimi anni sono nate squadre autorganizzate di calcio a 11. Tra queste il Sant’Ambroeus, l’Ardita Giambellino, la Brigata Dax, il Partizan Bonola ma non solo.” Questo l’incipit affidato alla voce narrante del documentario realizzato da Paolo Marelli per l’associazione Altropallone, che attraversa la città di Milano ed enfatizza la rilevanza che le realtà di calcio popolare occupano nel territorio della città di Milano.

Alcune squadre sono i volti noti del calcio popolare milanese, quelle sopracitate, altre invece sono più piccole e conducono anche altre attività nel proprio quartiere legandosi a centri sociali, associazioni giovanili o scuole d’italiano per stranieri.
All’interno del Campionato Antirazzista Popolare (CAP) giocano anche l’Unione Alfa, legata alla scuola d’italiano per stranieri “Alfabeti” attiva in Piazza Selinunte, o la squadra Torchierese storica compagine dell’omonima cascina, fino alle neoentrate Lato B o Libera che rappresentano giovani attratti da un mdello di fare calcio diverso e valoriale.

Nel decorrere della narrazione emerge come il calcio, benché aspetto ludico fondamentale e collante di tutte queste realtà, sia solo un mezzo per creare socialità, confronto e reti tra persone di diversa provenienza, estrazione sociale e cultura.

Grazie a innumerevoli eventi gratuiti ed aperti a tutti anche chi è tra gli esclusi dalla vita mondana milanese riesce a trovare un campionato e una rete di amicizie con cui condividere sport e umanità.

Non tutto è solo rose e fiori ovviamente e le difficoltà sono molte: reperire i campi, invogliare le persone, trovare i fondi con cui sostenere allenamenti e partite, creare giornate di campionato per 200 persone in cui tutti possano mangiare insieme è un arduo compito.

Ma è forse proprio il fronteggiare queste difficoltà che ha permesso a questi gruppi di farsi trovare pronti a dare una risposta forte, concreta e solidaria quando senza che nessuno lo immaginasse il mondo si è fermato. Nel silenzio delle strade vuote, di una città cristallizzata tra magia e dramma solidarietà, mutualismo e sostegno ai più svantaggiati sono stati la naturale risposta da parte di chi la praticava già da tempo nei campetti di periferia.

L’associazione AltroPallone ha attivato un crowdfunding per cercare di raccogliere dei fondi in modo da permettere l’organizzazione di eventi ad hoc per presentare le tematiche del calcio popolare, diffonderne le idee in Italia che all’estero e partecipare al alcuni festival documentaristici. Puoi trovare maggiorni informazioni su https://www.produzionidalbasso.com/project/cap20100/

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