Ticinello, disinformazione dopo la Commissione Verde

Sono passate poche ore dalla commissione in Comune di cui abbiamo parlato ieri, e già comincia la disinformazione sull’argomento. Il Corriere della Sera, a quanto pare, ha chiamato l’Assessore al verde, e senza nemmeno preoccuparsi di verificare, si limita a trascrivere le inesattezze che gli vengono dettate.
A questo punto, tocca a noi fare un po’ di chiarezza e contro-informazione…

La questione centrale che ieri, in ben 5 interventi, abbiamo portato in commissione non è l’abbattimento degli alberi: quello a cui ci opponiamo profondamente è lo snaturamento dell’identità attuale del parco, che conseguirebbe agli interventi previsti dal lotto 2 e 3 (anche dal lotto 1, come si può facilmente notare passeggiando nei pressi della Campazzino). Il parco è un prezioso equilibrio ecosistemico tra agricoltura, biodiversità e natura spontanea; il progetto vorrebbe artefarlo con sentieri in calcestre, illuminazione a giorno, possibile presenza di auto nel parco, alberature non conformi al paesaggio, costruzioni incoerenti con la natura agricola e, anche, l’abbattimento degli alberi lungo il cavo Ticinello.

L’abbattimento dei 156 alberi è solo uno degli aspetti indicatori di questa volontà di trasfigurazione del parco in un’ottica antropocentrica, che non tiene conto che quegli alberi sono proprio la nicchia ecologica in cui trovano riparo le specie dell’avifauna che rendono prezioso il parco, e che dovrebbero attirare i visitatori secondo il progetto stesso!

Alleghiamo nuovamente la tav.14 del progetto (se il Corriere non sa dove trovarla, può anche scriverci che siamo disponibili a dare una mano!): come si può facilmente leggere, le specie infestanti 😊 ailanti) sono solo 31 su 156; 84 alberi (comprendenti ciliegi, pioppi, fichi, olmi, nespoli, allori, salici, sambuchi e noccioli) verranno abbattuti solo perché “disordinati”!

 

Il progetto non prevede di ripulire l’alveo del Cavo, perché la pulizia è di competenza del Consorzio Villoresi (come del resto è stato ripetuto anche nella commissione di ieri dai progettisti)

Il fatto che il Parco Agricolo Sud Milano abbia dato parere positivo, ahinoi, non è una garanzia: questo ente ha dato il via libera ad un numero enorme di processi di cementificazione all’interno dell’area di sua competenza, tanto che ad oggi quello che doveva essere una green belt atta a limitare l’avanzamento dell’urbanizzazione, è solo un groviera pieno di cemento conteso tra i diversi comuni che ne fanno parte

Stesso discorso vale per il Municipio 5, la cui posizione oscilla tra il pro ed il contro in base al vento elettorale, e che comunque non ha un potere decisionale sulla questione ma solo consultivo

Le firme raccolte sono oltre 5.000, in meno di 5 giorni…bastava controllare qui: http://chng.it/6jHcHtf5Yg

Non capiamo a che gioco si voglia giocare, ma l’intento sembra (ascoltando anche gli interventi di ieri in commissione) quello di farci passare come incompetenti e ignoranti che vogliono solo fare casino per qualche alberello…

Noi invece siamo quelli che negli scorsi 30 anni hanno lottato prima perché il parco fosse riconosciuto in quanto tale, e poi perché venisse conservata la sua identità unica.

Collettivo Zam

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