UNIONE INQUILINI OCCUPA ASSESSORATO ALLA CASA

Questo pomeriggio un gruppo di occupanti sostenuti dall’Unione Inquilini ha fatto un blitz in Via Larga, sede dell’assessorato alla casa. Erano presenti anche le operatrici della Comunità Il Gabbiano, che operano in zona Ponte Lambro.

L’assessore Rabaiotti, ha incontrato il gruppo e si è reso disponibile ad una riunione che è durata circa un’ora.

Il focus dell’incontro è stato specifico sulla mancata applicazione dell’art. 34 comma 8, in particolare sulla sperimentazione che si doveva iniziare in Via Rilke, Ponte Lambro, dal 2014, ma che non ha avuto alcun esito.

L’esito dell’incontro è stato:

  • sollecitazione nei confronti della regione per concludere il processo per l’attuazione della sperimentazione in Via Rilke, per coloro che sono stati valutati positivamente
  • l’impegno della rivalutazione di coloro che hanno avuto esito negativo
  • blocco degli sgomberi per le 30 famiglie che sono all’interno della sperimentazione, fino alle valutazioni conclusive

 

Qui sotto il testo del volantino dell’Unione Inquilini:

 

PROGETTO SPERIMENTALE DI VALUTAZIONE DELLO STATO DI NECESSITA’ DELLE FAMIGLIE OCCUPANTI NEL QUARTIERE PONTE LAMBRO: NON SI PUO’ GIOCARE SULLA PELLE DELLA GENTE

Nel dicembre 2014 il Comune di Milano e i sindacati inquilini raggiungevano una intesa per far partire un progetto sperimentale di applicazione dell’art. 34 comma 8 della L:R. 27/08 rivolto a 30 nuclei familiari occupanti senza titolo di alloggi comunali e ALER del Quartiere Ponte Lambro.

In pratica dovevano essere valutate le condizioni economico sociali delle famiglie dando la possibilità a coloro che venivano ritenuti in stato di necessità di stipulare un regolare contratto di locazione.

Tale progetto sperimentale, applicato in un ambito piccolo e relativamente semplice doveva concludersi in pochi mesi e dare indicazioni utili per poter essere riprodotto in altri quartieri.

La stragrande maggioranza delle famiglie occupanti accoglieva con entusiasmo il progetto, vedendo finalmente la possibilità di raggiungere una stabilità abitativa e uscire da una condizione di illegalità nella quale si erano trovate loro malgrado e consegnavano tempestivamente al settore ERP del Comune le documentazioni richieste.

A distanza di oltre 3 anni, purtroppo gli entusiasmi sono calati per lasciare il posto a delusione e rabbia.

E’ passato più di un anno e mezzo prima che le posizioni venissero valutate, tra maggio e luglio 2016, dalla Commissione Comunale Assegnazione Alloggi e a distanza di un altro anno e mezzo gli esiti non sono ancora stati comunicati ufficialmente alle famiglie interessate.

Per le famiglie con parere favorevole (16) i contratti non sono ancora stati stipulati, mentre per le altre non sono note le motivazioni dei rigetti e non è stato possibile presentare eventuali ricorsi. Le pratiche delle 4 famiglie che abitano in stabili ALER non sono state nemmeno sottoposte alla Commissione.

E intanto la Security di MM si aggira per gli stabili comunali di via Rilke 6 e 10 minacciando sgomberi e seminando il panico.

Sono anni che l’Unione Inquilini sollecita una definizione della vicenda, con lettere al Sindaco e all’Assessore alla Casa, e mail, telefonate, ricevendo solo generiche rassicurazioni, scaricabarile tra uffici e continui rinvii.

Sono anni che le famiglie aspettano pazientemente, spesso vivendo in condizioni alloggiative disastrose.

Non sappiamo se alla base degli “inspiegabili” ritardi dell’Amministrazione ci sia una deliberata volontà di affossare la sperimentazione dell’art. 34 c. 8, disinteresse o incapacità gestionale, ma in tutti i casi riteniamo la situazione inaccettabile.

Per questo siamo venuti tutti insieme all’Assessorato alla casa, per dire che non se ne può più, che vanno fatti immediatamente i contratti alle famiglie riconosciute in stato di necessità e che vanno comunicato alle famiglie per le quali è stato espresso parere negativo le motivazioni dei rigetti, dando la possibilità di ricorrere.

 

Foto del presidio solidale

Foto dell’Assessorato occupato

 

 

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