Alberto Brasili, che idea morire di maggio

25 maggio, ore 18,30 @ via Mascagni 1.

Ricordiamo Alberto Brasili che, il 25 maggio 1975, a poche settimane dall’omicidio fascista di Claudio Varalli e dalla morte di Giannino Zibecchi travolto da un camion del carabinieri, venne ucciso.

Quella sera del 25 maggio, Alberto era in compagnia della sua fidanzata, erano in centro per un cinema e un panino, passando da San Babila vengono seguiti da cinque neofascisti che li aggrediscono perché lui era “vestito da comunista”. Con decine di coltellate uccidono Alberto e feriscono gravemente Lucia, che si salva solo perché la lama sfiora il cuore di pochi centimetri. Sono anni in cui i fascisti aggrediscono, in modo sistematico, con intento di uccidere decine di antifascisti, sono gli anni in cui i fascisti scendono in piazza con le bombe a mano.

Oggi, alcuni componenti al governo a partire dal Presidente del Senato La Russa, sono in continuità con la storia del Movimento Sociale Italiano di quegli anni, non lo negano ma cercano di passare per vittime provando a riscrivere la storia che li vede protagonisti di violenze e vicino a coloro che hanno compiuto le più tremendi stragi nel nostro Paese.

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