Extinction Rebellion contro il Ministero della Finzione Ecologica
Una decina di attivisti di Extinction Rebellion sono in stato di fermo a Roma dopo che si sono nuovamente introdotti dentro la sede del Ministero della Transizione ecologica e hanno imbrattato l’ingresso laterale di via Capitan Bavastro e alcuni locali all’interno, fino al quinto piano. I giovani si sono poi fermati all’ingresso e sono stati portati via di peso da Polizia e Carabinieri. Una decina sono stati messi in stato di fermo. E’ accaduto mercoledì 2 febbraio a Roma.
Già martedì mattina gli attivisti erano entrati nel Ministero e avevano imbrattato l’ingresso principale e locali interni. I giovani chiedono un incontro pubblico coi ministri del governo Draghi sulla crisi climatica e annunciano che continueranno con le loro azioni finché non lo avranno. A ribadirlo anche Michele, attivista capitolino di Extinction Rebellion, con il quale abbiamo aggiornato la situazione dei fermati.
La richiesta centrale di UG è un dialogo franco, aperto e trasparente per affrontare l’emergenza ecoclimatica iniziando con un’assemblea cittadina nazionale. Dopo aver bloccato il GRA e altri snodi stradali di Roma a dicembre, oggi lə ribelli sono tornatə nella capitale violando per la decima volta il foglio di via, consapevoli degli alti rischi legali, ma determinatə a proseguire con la loro protesta.
“Da quando si è insediato, il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani ha portato avanti provvedimenti contrari a una reale transizione e lontani dai bisogni della popolazione – spiegano gli attivisti – e come cittadini siamo preoccupati e prendiamo parte a questi atti eclatanti di disturbo e imbrattamento per attirare l’attenzione sulle nostre richieste e chiedere un incontro con i Ministri. Con le assemblee cittadine avrà inizio un cambiamento culturale fondamentale per creare consapevolezza e ottenere maggiore democrazia, mettendo nelle mani persone comuni di diversa estrazione maggiore responsabilità per una transizione giusta”. Chiediamo di affrontare le crisi epocali che attraversano il nostro mondo implementando la democrazia e scongiurando il rischio concreto di derive autoritarie. Il governo ha fallito, è ora di cambiare rotta!
Da Roma Irene, una delle attiviste fermate.
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