Sessismo e fascismo, due lati della stessa medaglia
Non si può dividere il sessismo dal fascismo, sono due lati della stessa medaglia dal milione di facce che collegano ogni tipo di violenza strutturale e mirata ad una sola solita ideologia, che è quella nazi-fascista.
Noi alla pacificazione sociale proposta prima dalla DC e poi dal PD non ci abbiamo mai voluto credere ne mai ci crederemo: girare la testa dall’altra parte in nome della stronzata ‘non sono d’accordo con te ma farei di tutto affinché tu possa esprimere la tua opinione’ è cosa tipica di chi preferisce allargare il bacino della propria ‘legittimità ‘ istituzionale ed elettorale come il sindaco milanese del PD che antifascista (o sedicente tale) seguendo alla lettera il processo di pacificazione di cui sopra decide di portare la sua presenza e i suoi onori ai camerati che il 29 aprile di ogni anno si nascondono dietro la commemorazione di un ragazzo morto per promuovere l’odio, l’intolleranza e la povertà morale da cui la ‘sinistra nostrana’ è sempre pronta a distaccarsi dai palchetti elettorali.
Non c’è tempo per la ‘pacificazione sociale’ quando a Viterbo un consigliere di CasaPound picchia e stupra una donna eseguendo alla lettera un copione già visto e rivisto ogni sacrosanta volta. Non ci può essere spazio per alcun compromesso con chi calpesta la dignità delle persone perché da poveri idioti si autoconcedono il diritto di sentirsi in dovere e diritto di essere più importanti di te, per razza, nascita, età o religione.
Ogni passo verso la pacificazione sociale è un passo verso la tolleranza al nazi fascismo, e il PD è sul podio di questa maratona da anni.
Ci vediamo oggi alle 18.30 in piazzale Loreto perché non saremo mai stanche di ribadire che l’antifascismo è l’unica risposta possibile!
Tag:
antisessismo casapound fascisti prevaricazione stupro violenza