In ricordo di Valerio

Il 22 febbraio 1980 un gruppo di neofascisti rimasti impuniti uccidevano a casa sua, sotto gli occhi impotenti dei genitori Valerio Verbano, giovanissimo militante di Autonomia e studente dell’Archimede.

Valerio, nonostante la giovanissima età, era un militante molto attivo e noto e stava raccogliendo un voluminoso dossier sulla destra eversiva romana e sui suoi appoggi inconfessabili. Quel dossier è sparito nel nulla.

Ai funerali di Valerio parteciparono migliaia di persone con scontri molto duri con le Forze dell’Ordine.

Roma non ha dimenticato Valerio e ogni anno si celebra un corteo per tenerne viva la memoria e rilanciare le lotte.

Anche quest’anno la manifestazione partirà da via Monte Bianco dove Valerio abitava e attraverserà Tufello e Montesacro.

In questa tragica contabilità di morti, purtroppo il mese di marzo vedrà due tragiche ricorrenze di caduti per mano fascista. Quella di Dax il 16 marzo e quella di Fausto e Iaio il 18.

Questo l’appello per il corteo di oggi:

Valerio Vive… la rivolta continua!

Il 22 febbraio di 39 anni fa un commando di neofascisti assassinava davanti agli occhi dei genitori Valerio Verbano, 19enne studente del Liceo Archimede e militante dell’autonomia operaia. Valerio indagava sui rapporti tra destra eversiva e forze dell’ordine, svolgendo un lavoro di contro inchiesta quotidiano raccolto in un dossier “misteriosamente scomparso”. Un omicidio senza nessuna verità giudiziaria scritta in un’aula di giustizia, ma iscritto nella coscienza collettiva di Roma e del paese: un omicidio fascista. La figura di Valerio, la sua storia, sono patrimonio di tutte e tutti quelli che lottano ora e qua per cambiare lo stato di cose presenti. Una storia partigiana da scagliare contro ogni tentativo di “pacificazione” e di narrazione della stagione degli anni ’70 come un irrazionale bagno di sangue o dello scontro tra “opposti estremismi”.

Una storia tenuta viva dall’annodarsi dei fili rossi della memoria e delle lotte, in particolare nei quartieri di Montesacro, Tufello e Val Melaina. La storia di Valerio Verbano ha nutrito la voglia di riscatto ,di conflitto, di partecipazione e di conquista di nuovi diritti; lo ha fatto nelle battaglie per il diritto alla casa, nel contrasto ai gruppi neofascisti e xenofobi, nelle lotte di giovani e studenti, nelle occupazioni. La passione e la militanza rivoluzionarie di Valerio come le parole e la sete di verità di Carla Verbano ,compagna di viaggio insostituibile che ora non c’è più , hanno accompagnato la scoperta dell’impegno politico e di una dimensione collettiva per generazioni di giovani e giovanissimi .
Anche oggi non vogliamo solo ricordare Valerio, ma dare vita a una giornata di lotta contro il razzismo di Stato e la guerra ai poveri. Connettere le resistenze vuol dire costruire una grammatica comune per opporsi a partire dai nostri territori alle politiche del governo giallo verde e al ciclo politico reazionario e autoritario che vorrebbe imporsi a livello globale, dagli Usa di Trump al Brasile di Bolsonaro, fino ai Salvini di casa nostra. Abbiamo visto in questi anni le idee suprematiste e razziste di piccoli gruppi neofascisti e neonazisti infettare il senso comune, trovando una veste rassicurante presentabile nei salotti della tv generalista e del pomeriggio.

Lottare per la libertà di movimento e contro ogni nazionalismo, per la giustizia sociale e i diritti di tutte e tutti. Mettere al centro le istanze del movimento femminista globale che ha lanciato la sua sfida a un potere gestito e difeso da uomini bianchi. La nostra lotta antifascista è la lotta per un mondo radicalmente diverso, è la costruzione di una società solidale, dove il nostro nemico non è quello più povero di noi o qualche decina di naufraghi in balia delle onde nel cimitero del Mediterraneo.

Contro il razzismo di Stato e la guerra ai poveri, connettiamo le resistenze con Valerio nel cuore

Via Monte Bianco 122
Ore 16 un fiore per Valerio
Ore 17 corteo

 

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