Negare l’evidenza…
Da ieri grazie a Matteo Salvini siamo al centro di una polemica in cui viene messa in discussione la veridicità delle prove che in Libia molti migranti vengano torturati all’interno dell’arcipelago di Mezra diffuse nella Tripolitania. Mezra in arabo significa magazzino, ed è così che vengono chiamate le carceri gestite dalle varie formazioni paramilitari che sequestrano e torturano migranti. Una delle pratiche più diffuse è il sequestro di migranti, rilasciati poi su cauzione quando riescono a farsi spedire soldi per il riscatto da familiari nel paese di origine. L’alternativa è la morte.
Al centro del dibattito c’è questo nostro articolo uscito il 12 agosto del 2017, in cui affermavamo che a causa della linea Minniti erano state stroncate le partenze dalla Libia, e che gran parte dei migranti rimasti bloccati nell’ex colonia italiana vivevano in condizioni in cui non era rispettato alcun diritto umano e che spesso finivano all’interno di veri e propri lager.
Secondo Salvini e i suoi sodali tutto ciò verrebbe messo in discussione perché le fotografie pubblicate sul pezzo sarebbero state scattate da altri, noi invece riconfermiamo la fonte che può essere trovata direttamente sul sito dell’UNICEF.
Le foto sarebbero state poi riprese da altre testate e infine presentate al Papa gli scorsi giorni. (da quello che dicono loro, ma la realtà è ben diversa, noi siamo stati solo tra i tanti a denunciare quanto stava e sta accadendo)
Troviamo quanto mai ridicolo questo siparietto per una semplicissima ragione: Matteo Salvini non è un cittadino comune ma è il Ministro dell’Interno. Lui ha a disposizione tutte le informazioni, anche riservate, sulle condizioni in cui versa la Libia. Quello che accade in quel paese può essere confermato dalle decine di migliaia di testimonianze di richiedenti asilo arrivati nel nostro paese, dai servizi segreti italiani, dai diversi osservatori sui diritti umani, dalle Nazione Unite e da tutti gli organi di stampa ufficiali che hanno avuto inviati sul territorio. Che il Ministro dell’Interno usi come prova a suo favore un articoletto di un blog di serie Z come quello da lui condiviso per negare l’evidenza conferma per l’ennesima volta la gravita della situazione in cui ci troviamo oggi.
Lo ripetiamo ancora più forte: Salvini, stai negando l’evidenza, la Libia non è paese sicuro!
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