Uomo (ma anche donna), italiano, razzista e sessista. Per non dire di peggio…

Nel mondo dei social è sempre più frequente imbattersi nei cosiddetti haters, donne e uomini che usano la tastiera per screditare, insultare e mortificare l’agire altrui.

La forma di insulto più gettonata per sminuire l’agire politico da troppo tempo ormai è quella di genere. Del resto, la realtà che viviamo è quella del culto della violenza di genere, quando non fisica, verbale.

Ed ecco che a delle studentesse in corteo vengono dette le cose più indicibili. Non c’è nessuna notizia di stupro qui, e, visto che manca, si auspica che queste giovani donne lo subiscano un abuso, perché a loro piace il “nigeriano”. Lo stupro come punizione, per riportare ordine ecco. E se ci aggiungiamo del sano razzismo abbiamo il quadro perfetto della pochezza mentale di certi personaggi.

Fermarsi davanti a tanta violenza non si può. Siamo con le studentesse napoletane e con tutte quelle insultate in questi mesi ad ogni manifestazione.

Siamo per non abbassare la testa e sbeffeggiare la misoginia che ci viene vomitata addosso.

Siamo per non far passare inosservato nemmeno uno di questi atti violenti e per ribaltare tutto in energia propositiva.

Il 24 novembre saremo per questo a Roma con Nudm, perché sovvertiremo tanta violenza con la forza dei nostri passi.

De Gener Azione

*  Nelle foto i commenti spregevoli dei leoni da social contro le studentesse in corteo a Napoli venerdì scorso.

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