25 Aprile: sindaco del PD contestato durante il comizio

Comunicato del 26 aprile 2012.

Ieri mattina, al termine del corteo del 25 aprile, durante il comizio in piazza Gramsci, il Fronte Antifascista Cinisello Balsamo ha voluto in piena autonomia esprimere democraticamente e in maniera pacifica il proprio dissenso verso alcune decisioni prese negli ultimi mesi dal sindaco Gasparini, in particolar modo la concessione di spazi pubblici a Forza Nuova e Ordine Futuro, dietro la maschera dell’associazione “Vox Populi”.

Decisioni prese e rivendicate in nome della “vera democrazia” e che, nonostante i più volte declamati impegni a rivedere le modalità di assegnazione degli spazi pubblici, rimangono ad adombrare i festeggiamenti di questo 25 aprile cittadino: il Fronte Antifascista non fa finta di niente!
Nonostante ci sia stato il tentativo autoritario di evitare tale protesta mediante l’intervento delle forze dell’ordine e di esponenti del partito di maggioranza, il Fronte Antifascista ha esposto, durante l’intervento del sindaco, lo striscione “Cittadini resistenti, sindaci incompetenti”. La presenza di tale striscione è stata motivata alla cittadinanza presente diffondendo nel mentre un dettagliato volantino di delucidazione delle ultime decisioni per nulla antifasciste prese dall’amministrazione.
A chi ha accusato il Fronte Antifascista di aver rovinato la festa del 25 aprile noi rispondiamo che abbiamo trovato deplorevole lo svolgersi di un comizio che non ha ricordato il 25 aprile per quello che è stato e deve essere tuttora, bensì è servito al partito di maggioranza sia per tenere una celebrazione di sé sia per presentare il governo Monti come la necessaria ed unica soluzione possibile alla crisi economica.

Noi inoltre abbiamo trovato alquanto revisionista associare alla Resistenza solamente il fatto di aver costruito l’attuale democrazia e di averci fatto capire l’importanza dei partiti, senza mai menzionare quella pratica che ha permesso di unificare la lotta al di là delle varie divergenze ideologiche, pratica che si chiama antifascismo.

Noi, infine, abbiamo trovato di pessimo gusto il momento in cui il sindaco ha spiegato che bisogna evitare con tutte le proprie forze che in Italia succeda come in Francia domenica scorsa, ossia che la popolazione tenda ad andare a votare partiti di estrema destra come il Front National di Marine Le Pen che ha preso al primo turno delle presidenziali quasi il 20%: ma il sindaco lo sa che lei e la sua giunta hanno concesso varie volte degli spazi pubblici ad una pseudoassociazione culturale di nome Vox Populi che si promuove di diffondere a Milano e provincia proprio le idee antisemite, razziste ed omofobe del partito di Marine Le Pen?!
Se una nota stonata c’è stata sicuramente non è da ricercare nella rispettosa protesta del Fronte Antifascista, rispetto totale che noi abbiamo verso la memoria del 25 aprile 1945, bensì va individuata in coloro che strumentalizzano il ricordo decontestualizzandolo a proprio vantaggio.
Sicuramente ieri in piazza gli antifascisti c’erano ma non erano sul palco a predicare, al contrario erano giù, tra la cittadinanza, a esprimere il loro dissenso proprio per dare quel doveroso senso alla ricorrenza del 25 aprile.
Il Fronte Antifascista continuerà a vigilare ed agire perché il 25 aprile non sia solo parole e, soprattutto, ricordare che esso deve essere tutti i giorni. L’antifascismo è una pratica quotidiana che va coltivata e diffusa, oggi e domani.
Fronte Antifascista Cinisello Balsamo

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