Continuiamo a cambiare Abbiategrasso
Domenica 12 maggio al Folletto25603 c’erano oltre cento persone.
La maggior parte di Abbiategrasso.
E’ stata una bellissima serata. Potente e intensa.
Le ringraziamo tutte, per la gioia e la forza con cui hanno partecipato, nonostante il vento freddo, gli spazi ristretti.
Un sentito “grazie” lo mandiamo a dire anche a certa stampa e alle forze ostili che in un modo astruso ci hanno aiutato a promuovere l’evento.
Domenica sera più di cento persone si sono incontrate al Folletto25603, scambiando narrazioni, sguardi, sofferenze e ragionando collettivamente sulle risorse utili per affrontare e resistere a sottomissione collaborativa, rassegnazione forzata, mal di lavoro.
E’ stato un incontro grande. Operai, insegnanti, educatori, cuochi, baristi, disoccupati, muratori, agricoltori, lavoratori dello spettacolo e della grande distribuzione. Ci siamo incontrati.
Abbiamo costruito dei legami nuovi e rafforzato dei legami già avviati, consolidati, forti. Legami solidali. Relazioni positive. Ci siamo presi cura di noi stessi. Non è poco.
Centinaia di persone si sono incontrate, hanno oltrepassato la soglia, nonostante il clima di tensione e la paura fuor di realtà che certa comunicazione accompagnata da talune forze politiche (istituzionali e non, sindaci consiglieri comunali e provinciali) hanno cercato di fomentare.
Oggi abbiamo una visione chiara.
Da una parte abbiamo visto mettere in atto una strategia trasversale con obbiettivi ben precisi: colpire il movimento Cambiamo Abbiategrasso, delegittimare il Folletto25603, guadagnarsi visibilità politica.
Dall’altra, a malincuore, abbiamo osservato comportamenti tristi, motivati da paura e non conoscenza.
In cerca di visibilità è ricomparso addirittura Alberto Fossati. Ex sindaco silente da anni, che ha dimenticato di aver firmato e concesso lui stesso l’autorizzazione all’utilizzo della sala consiliare del Castello Visconteo di Abbiategrasso nel 2003 per la presentazione di un libro di Renato Curcio e che oggi, dieci anni dopo, viene ad insegnarci la memoria. Il gruppo politico dell’altro ex sindaco sottoscrive un appello contro la presenza di Renato Curcio per impartire un’altra lezione di memoria dimenticandosi anch’esso che nel 2011 Albetti non solo firmò anch’egli l’autorizzazione all’utilizzo della sala consiliare per la presentazione di ben DUE libri di Curcio, ma ha concesso anche il patrocinio alla manifestazione finanziata dalla Regione del grande amico Formigoni.
Infine, il centrosinistra, che governa Abbiategrasso. Come si è comportato in questa situazione? Ha fatto semplicemente quel che ci sia aspetta: il centrosinistra.
Alcuni hanno abbozzato risposte, prese di posizione; altri si sono fatti massacrare dalle strumentalizzazioni mediatiche, certi hanno dialogato in perfetta sintonia con i compari di La Russa, Maroni e Berlusconi.
Il sindaco Arrara si è “augurato” che non ci fossero scontri senza accorgersi del peso di una dichiarazione del genere.
Tutti alle prese con un coro stonato.
Tutti a fare i grandi esperti del novecento dimostrando una conoscenza superficiale e congelata. Fermi su un’ostilità intatta, estesa anche a chi oggi ha poco piu’ di vent’anni, a chi ha la sola colpa di aver accolto con interesse e apprezzamento un libro e il suo autore.
Facciamo una bella proposta a tutte le forze politiche e all’Amministrazione per incominciare un lavoro serio sulla memoria: andate a vedere, organizzate una bella proiezione pubblica de “Il divo” di P. Sorrentino. Cominciate da lì.
Rimane qualche rammarico.
Ci spiace per voi che non avete avuto la possibilità di ascoltare.
Ci spiace per voi che non avete avuto la possibilità di raccontare i vostri vissuti nel mondo del lavoro e non lavoro.
Ci spiace per voi, ma continueremo a lavorare molto serenamente alle nostre progettualità nel nostro quartiere, in Abbiategrasso e in Italia.
Continueremo a costruire relazioni e incontri.
Continueremo a cambiare Abbiategrasso e le nostre vite insieme a tanti altri abitanti di questa cittadina.
Voi restate pure rinchiusi nei vostri luoghi comuni e nelle omologazioni di questa provincia sempre più periferia.
Folletto 25603