[DallaRete] Contro la Buona Scuola: Flc-Cgil proclama lo sciopero l’8 Marzo
La Flc- Cgil (scuola università e ricerca) ha proclamato sciopero di 8 ore l’8 marzo: sciopero che intreccia le ragioni della giornata di mobilitazione della Rete Non Una di Meno in occasione della giornata internazionale della donna con quelle piu’ strettamente sindacali di opposizione alla cosiddetta ” buona scuola ” . Una scelta importante quella della sigla sindacale dei lavoratori della scuola, in quanto la CGIL, a livello nazionale, aveva scelto di defilarsi lasciando alle Camere territoriali la possibilità di dare copertura allo sciopero.
Il servizio con Francesco Locantore, del direttivo nazionale FLC Ascolta
“La Flc Cgil ha proclamato sciopero di 8 ore l’8 marzo! Bene! Brave e bravi! Dovrebbero farlo anche le altre categorie. Altro che la Fiom, che invece dello sciopero ha avuto la pessima idea di convocare una assemblea nazionale unitaria con Fim e Uilm..” commenta ai nostri microfoni Eliana Como del Direttivo Centrale della Fiom e dell’area Il Sindacato è un’altra cosa Ascolta
IL COMUNICATO DI ADESIONE DI FLC-CGIL
“Ni una menos” è la sfida lanciata dalle donne argentine in tutto il mondo, per chiamare alla lotta e allo sciopero globale contro la violenza maschile sulle donne.
Riteniamo importante che nel nostro Paese alla generale mobilitazione contro la violenza si affianchi la rivendicazione di un’effettiva parità di genere, in un momento in cui l’attacco ai diritti del lavoro e di cittadinanza vede soccombere soprattutto le donne sul piano del salario e del ruolo sociale.
Mentre vengono tagliati i servizi, continuano a mancare gli asili nido e il pagamento delle mense, non più sostenibile per un numero sempre crescente di famiglie, mette in discussione la frequenza della scuola dell’infanzia e del tempo pieno nella scuola primaria, il lavoro di cura rimane prepotentemente sulle spalle delle donne, ostacolandone la piena realizzazione professionale e sociale.
Nei nostri comparti della conoscenza la mancanza del rinnovo del Contratto nazionale di Lavoro ha poi contribuito ad indebolire la potestà di tutela, mettendo in difficoltà soprattutto le donne che non sempre possono contare sulla contrattazione per il riconoscimento dei diritti che discendono dalla Costituzione.
In questo contesto, per educare alla parità di genere e sradicare la cultura della violenza sulle donne, la formazione riveste un ruolo centrale e strategico: dall’asilo nido all’università, l’educazione alle differenze deve essere una pratica diffusa che superi la cultura formale delle pari opportunità.
Affrontare in modo critico il tema delle violenze di genere e far emergere le relazioni di potere che si instaurano attraverso gli stereotipi maschili e femminili deve essere obiettivo della scuola pubblica.
Nell’ambito di queste considerazioni si rafforzano le motivazioni che continuano a vederci determinati contro la legge 107, una riforma che impedisce alla scuola di essere un laboratorio di civiltà, all’interno del quale sperimentare punti di vista condivisi nel rispetto di tutte le differenze.
Aderire allo sciopero mondiale dell’8 marzo per i lavoratori della Conoscenza significa parlare di tutti i temi che abbiamo messo in campo in questi anni, restituire all’Istruzione e alla Ricerca obiettivi di qualità e a tutto il personale dei nostri comparti la dignità sociale e professionale che deve connotare le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici, avamposto dello stato sociale.
da Radio Onda d’Urto
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