[DallaRete] Genova. Nuova occupazione per il Buridda

 

fdf65cdc-de0d-41f0-f68d-39fbba154f2fIn migliaia sono scesi in piazza a Genova per la street parade contro lo sgombero del laboratorio Buridda, storico centro sociale genovese sgomberato una settimana fa, occupando un nuovo spazio. Migliaia di persone a Genova, con delegazioni di altre città, per sostenere la battaglia del Buridda e difendere tutti gli spazi sociali, come Zam e Lambretta a Milano, ma non solo, che stanno vivendo attacchi continui da parte delle questure e delle amministrazioni comunali.

L’attacco contro gli spazi sociali autogestiti in corso in tutta Italia negli ultimi mesi ha bisogno di forti risposte, e la manifestazione di ieri, una street parade molto partecipata nonostante la pioggia, terminata con l’occupazione di un nuovo spazio, la ex sede del Magistero, di proprietà dell’Università di Genova ma abbandonata dal 2004, rappresenta una risposta importante. Così come l’occupazione della scorsa settimana, e il corteo che ha attraversato le vie di Genova, contestato le sedi del partito di governo (nazionale e genovese) e il laboratori in piazza che hanno riversato, subito dopo lo sgombero, la ricchezza delle esperienze culturali e politiche autogestite al centro della città, mentre anche molti docenti universitari hanno diffuso un appello in sostegno del Buridda.

Una nuova casa dunque per il Buridda, che ha passato oggi la prima notte della nuova occupazione: che mille Buridda nascano, giù le mani dagli spazi sociali, dicono dal tetto della nuova occupazione. Così come cantano gli Assalti Frontali, prima di sgomberarci sgomberatevi il cervello. E ieri a Genova una nuova occupazione ha segnato il punto, perchè, come scritto sullo striscione, a partire dagli spazi “ci riprendiamo tutto”. Le sperimentazioni culturali autogestite, le esperienze politiche autonome, sono patrimonio comune della città di sotto, che ieri, è salita fino in cima per riprendersi i propri spazi.

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