Dielle: trattativa andata male, intervista a Fabio Zerbini, sindacalista Si.Cobas
Ciao Fabio, sei appena uscito dall’incontro con i vertici dell’azienda e con la cooperativa che ha stipulato i contratti degli operai. Come è andata?
“E’ andata che sono attestati sulle stesse posizioni di quando è cominciato lo sciopero. Dopo nove giorni, vari tentativi e molte proposte, tra cui cambiamo la cooperativa e introduciamo anche altre persone, siamo rimasti fermi alla paga che i lavoratori avevano prima”.
C’era un’altra cooperativa che stava subentrando e che in questi giorni ha tentato più volte di introdurre dentro l’azienda altri lavoratori, che posizione ha preso?
“Oggi si sono tirati indietro perché non è loro intenzione rilevare una situazione del genere. A oggi stanno lavorando i cinque che non hanno aderito al sindacato e alcuni operai inseriti crediamo tramite il sistema del caporalato”.
Come si è chiusa la trattativa?
“L’azienda non ha accettato nessuna richiesta e noi abbiamo risposto che avremmo portato avanti lo sciopero causando la loro chiusura. Di contro hanno sostenuto che non avrebbero chiuso e che avrebbero cercato altre soluzioni. Soluzioni che però devono essere supportate ogni giorno dalla presenza di centocinquanta uomini in divisa, che tra l’altro pare non abbiano intenzione di prestarsi. Noi qui fuori resistiamo tranquillamente tre mesi”.
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