Eroi da Italia Due

di:
Periferia Sociale
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Pochi giorni fa, Silvio Berlusconi, ha recitato la parte del vecchietto saggio che si fa da parte per salvare il paese dalla catastrofe economica, leggendo con un leggero tremolio della voce un discorso scritto probabilmente dal software che “genera discorsi a caso per i politici”, tutto questo mentre la manovra tecnica poneva Sovrano del nostro Paese il Tecnocrate Monti.
Berlusconi pareva Vittorio Emanuele III, nano sovrano che cedeva il passo ad un altro nano salvatore e liberatore dell’Italia, Benito Mussolini.
Cori di felicitazioni per la fine dell’Era Berlusconi e striscioni di protesta contro la perdita della Sovranità Nazionale si sono susseguiti da molti schieramenti, anche di opposte vedute, come per esempio la manifestazione di sostegno alla politica italiana tentata da Forza Nuova o alcuni striscioni di protesta contro le banche organizzati da Casapound Milano posti sotto sedi di agenzie finanziarie.
Un parte del paese che si sveglia un giorno e riscopre che è possibile rivendicare il Diritto di governare con delle leggi popolari e democratiche, rifiutare i debiti imposti dalle banche e ribaltare il Parlamento, colpevole di aver ceduto la sedia con estrema facilità, senza elezioni ne rivoluzioni.
Tutto è durato come una sega, quando è finito il coito ti stai già preoccupando di pulirti per bene, perchè non ci siano prove del tuo peccato.
Perchè in fin dei conti non conviene a questi Fascisti del Terzo Millennio o agli Hammerskin fare troppo i Ribelli, bisogna “onorare” i patti e fare “quadrato” attorno al PDL, la Lealtà si misura a fatture da pagare e l’Azione si riduce al volantinaggio in campagna elettorale.
Così mentre il governo Tecnico incassa la nostra schiavitù venduta dai Politici, alcuni di questi legati alla Cricca Podestà-La Russa-Formigoni ( il burocrate, il picchiatore, il prete) aprono sempre di più collaborazioni con gli Squadristi Milanesi, il Fascismo Agrario incontra quello Industriale e le sale di Palazzo si riempiono di Fascisti di ogni Generazione e Degenerazione.
Giovedì 24 novembre si parla di vivisezione allo spazio Guicciardini, dove i modelli dell’industria White Power provano a fare i bravi ragazzi, quasi dei boy-scout più che dei boneheads, per lanciare avanti nel futuro la loro lotta antispecista, insieme ad alcuni esponenti noti del PDL Lombardo, Paola Frassinetti e Roberta Capotosti, tutto patrocinato dalla Provincia di Milano.
Il 3 dicembre invece è il momento di Casapound Milano, fieri di uscire dal loro covo di Roccabruna
rigorosamente accompagnati dalle solite 10 camionette di madama che presenziano ai loro concerti in via Longarone e che tanto non piacciono alla gente di Quarto Oggiaro, si insediano in Palazzo Isimbardi per il loro incontro per riprendersi tutto,“ 40 concetti per una rivoluzione in atto “.
Già, perchè cari lettori, se non li conoscete questi fanno sempre le Rivoluzioni e in questo momento è in atto un capitolo di questa tragedia, dove lo Squadrismo viene richiamato a eseguire l’Ordine arrivato dall’alto: Fottere il Popolo.
Tra un messaggio contro il signoraggio e la perdità di sovranità, ci sta sempre dentro un aperitivo con il politico del PDL o un giro al Centro Identitario di Mario Borghezio, perchè è Tradizione fare i non conformi però poi si deve tornare alla tana e leccare un po’ i culi per ricevere sostegni politici.
Mentre queste stanze concesse dalle Istituzioni si riempiono di Fasci, intorno a loro si sta sviluppando sempre di più un forte risentimento Anti-Sistema che sembra voler però prendere la piega, ormai storica, del : Fottere il Popolo.
Mentre il piano viene organizzato nei Palazzi del Potere, i covi dei loro squadristi si riempiono di manganelli oliati e di cori pro-patria.

Marx disse “ La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa. “

Noi invece pensiamo che certe storie devono conoscere la parola Fine, tocca a noi riprendere in mano la penna per scrivere un Epica Antifascista degna della Storia del nostro Paese.

Loro nei Palazzi del Potere
noi nelle Strade della Giustizia

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