Massacro in corso a Homs, Siria
In queste ore, anche se purtroppo, è da 16 mesi che si succedono episodi come questi, la città di Homs, in Siria, è sotto il fuoco di artiglieria pesante, elicotteri, esplosioni.
Non si contano i feriti e le vittime, che andranno a crescere il numero totale dei caduti in queste terrificante guerra, 12.000 morti, quasi 5.000 solo nella città di Homs. Nessuna assistenza umanitaria è stata fatta accedere a queste zone, per cui, i feriti sono destinati alla morte, e le possibilità di fuga dei civili per mettersi in salvo sono altamente limitate (anche se circola voce di un esodo di massa, in queste ore, verso l’Iraq).
Di oggi un rapporto delle Nazioni Unite, sconvolgente, sull’abuso sui minori e il loro utilizzo come scudi umani e vittime di tortura in questa atroce mattanza (http://www.un.org/children/conflict/_documents/A66782.pdf): sembra tuttavia che la stessa ONU sia paralizzata di fronte alla situazione siriana, che continua, indisturbata, nonstante l’ennesima e inutile presenza di osservatori internazionali.
Aumentano inoltre, le notizie su una sempre maggior settarizzazione del conflitto siriano, che potrebbe, e in parte si è già, trasformata in una massacro inter religioso tra alawiti, sunniti e cristiani: di ieri la sconcertante notizia che Padre Paolo Dall’Oglio, presente da anni presso la comunità di Mar Musa e fondamentale mediatore tra le comunità, è stato costretto ad abbandonare la sua città a causa di possibile rappresaglie sulle comunità cristiane.
Per seguire la situazione:
http://blogs.aljazeera.net/liveblog/topic/syria-153
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