Subcomandante Marcos: _P.S. de La Sexta che, come si evince dal suo nome, era la parte quinta di “Loro e noi”
P.S. CHE FORNISCE QUALCHE _TIPS_ PER RAFFORZARE I VOSTRI SOSPETTI:
1.- Se qualcuno…
ha tutte, diverse od alcune delle seguenti aggravanti, come ad esempio: essere donna, essere uomo, essere bambin@, essere giovane, essere studente, essere impiegat@, essere ribelle, essere lesbica, essere gay, essere indigeno, essere operai@, essere colon@, essere contadin@, essere disoccupat@, essere credente, essere _lavoratrice _del sesso, essere artista, essere collaboratore/trice domestic@ ma non addomesticat@, allora faccia attenzione, può essere che sia della Sexta.
è diverso e non solo non ne soffre e non si nasconde, al contrario, sfida le coscienze belle, allora faccia attenzione, può essere che sia della Sexta.
è un’organizzazione, gruppo o collettivo libero e/o libertario, allora faccia attenzione, può essere che sia della Sexta.
è qualcuno che non ci sta in una lista che non sia “prescindibili”, allora faccia attenzione, può essere che sia della Sexta.
è qualcuno che non accetta ordini se non dalla sua coscienza, allora faccia attenzione, può essere che sia della Sexta.
è qualcuno che non aspetta né vuole salvatori supremi, allora faccia attenzione, può essere che sia della Sexta.
è qualcuno che semina sapendo che non vedrà il frutto, allora faccia attenzione, può essere che sia della Sexta.
è qualcuno che, quando gli si spiega pazientemente e in buona maniera (cioè, sull’orlo dell’isteria), che la _macchina_ è onnipotente ed invincibile, sorride, non come se non lo capisse, ma come se non gli importasse, allora faccia attenzione, può essere che sia della Sexta.
P.S. OPZIONE MULTIPLA.
State chiacchierando con un@ vostro@ compa, chiunque sia, in ogni caso, di cose vostre. Proprio quando state dicendo al vostro interlocutore (a): “_poi, ci siamo accorti che ci avevano visto_”__, in quel momento arriva un signore con la faccia da “sono-molto-rispettabile-ho-molte-conoscenze”, che vi sfodera davanti una lunga fila di _carnet_ rivoluzionari da analista rivoluzionario di tutte le rivoluzioni passate e da venire, e comincia a spiegarvi, con tono stridulo, che dovete ubbidirgli e fare come lui vi consiglia-suggerisce-ordina. E, quando state dicendo al vostro compa_ “ma che vuole questo?”_, il signore, alzando il tono di voce, dice, mostrando il suo alto livello intellettuale e tappandosi le orecchie, “_non sento, non sento, non voglio sentire”_ e se ne va via arrabbiato. Allora voi:
a).- lo rincorrete per supplicarlo di non abbandonarvi nell’oscurità della vostra ignoranza e che per favore continui ad illuminarvi con la sua luce diafana.
b).- dite tra i singhiozzi, “_è vero, sono stato un folle e un ingrato, non lo farò più_”.
c).- completate il “_ma che vuole questo?_” rimasto in sospeso.
d).- dite al vostro compa “_cámara wey, pensé que de un momento a otro iba a aparecer la tira, quiero decir, la otra tira”_.
e).- dite a voi stessi “ _porca miseria. Questa città sta andando in malora_”.
f).- continuate impalati a guardare quel muro così spoglio, solitario, senza macchia, e pensate a come racimolare i soldi per comprare qualche spray perché, pensate, a un muro così non si può negare una firma o un graffito, è questione di mettersi d’accordo con la “_crew_”, per l’ora e il posto, o, come dice qualcuno, il calendario e la geografia. Inoltre, avete già un’idea di quello che scriverete, sì, quella di Mario Bendetti che dice: “_Di due pericoli deve guardarsi l’uomo nuovo: dalla destra quando è destra, dalla sinistra quando è sinistra”._
[gioco di parole in spagnolo tra _derecha_-destra; lato destro e _diestra_-malvagia; manipolatrice – _izquierda_-sinistra; lato sinistro e _siniestra_-perfida; sinistra – n.d.t.]
g).- tornate a casa, vicolo, capanna, abitazione, quale che sia, e dite al vostro compagno: “_Credo che non mangerò più quei panini superimbottiti. Oggi ho sognato che, in mezzo strada, ero nel programma di Laura Bozzo e quando hanno gridato “passi il disgraziato”, mi spingevano e dicevano “dai, forza, è il tuo turno”._
h).- pensate, “_miseria, è proprio vero che droga e alcol colpiscono il cervello”_.
i).- vi domandate “_a chi si riferirà?”._
Se avete risposto _A_ e/o _B_, avete un futuro, ma vi mancano i dettagli. Per esempio, dovevate offrirvi di portargli i libri. Se non lo fate per servilismo, allora aggiungete alla pila di libri quello di Pascal Quignard dal titolo _”Butes”_ o “_Boutés”_ (adesso è di moda il francese) dell’editore _Sextopiso_ (si chiama proprio così). Affinché il signore lo legga ed impari ad usare con più ingegno l’allegoria delle sirene. Ah, ma lui vi dice di continuare a remare per portare a casa l’eroe.
Se avete risposto ad una delle opzioni _C_, _D_, _E_, _F_, _G_, _H_, allora, compa, non avete scampo ed ovviamente non avrete un posto da VIP nell’inevitabile-rivoluzione-mondiale-che-porterà-l’aurora-alla-massa-abbandonata-guidata-dall’analisi-profonda-e-concreta-della-realtà-concreta dei saggi analisti. _Ni pex_, ma chi ve lo fa fare di quelle cattive vibrazioni della ribellione, della libertà e dell’autonomia.
Se avete risposto _I_, non preoccupatevi, non vale la pena.
P.S. CHE VI ORIENTA E VI DICE CHE…
State perdendo tempo se…
1.- Mentre argomentate con qualcuno che “_La paura delle altezze è illogica. La paura di cadere, d’altra parte, è prudente ed evoluzionista”_, come afferma Sheldon Cooper dando la sua versione del “in basso” sostenendo la convenienza di rimanere sotto, il vostro interlocutore, dopo aver ripassato mentalmente tutti i nomi degli autori rivoluzionari classici ed i nomi di tutti i segretari generali di tutti i partiti, vi domanda _“chi diavolo è questo Sheldon Cooper, un altro barbone della Sexta?_”.
2.- Se state ripetendo ad alta voce:
“_C’è sempre una possibilità, seppur piccola. Ci troviamo di fronte ad un lungo e duro viaggio, forse più duro di quanto si possa immaginare. Ma non può essere più difficile del viaggio fatto fino ad ora. Siamo rimasti in pochi. Per questo dobbiamo restare uniti, lottare per gli altri, essere disposti a dare la nostra vita per gli altri se è necessario_.”
E qualcuno vi interrompe, irritato,per dirvi:
“_Smettila di recitare quello che scrive quella testa-di-cavolo. Sono stufo, razza di ingenui. E quella spiegazione della tappa successiva della Sesta non è altro che letteratura a buon mercato del SUBCOMEDIANTE marcos. Non ti accorgi che usa gli indigeni solo per farsi i soldi per andare in Europa a passeggio con la Cassez? Perché lo sanno tutti che il “ciuffo” è sceso a patti con quel pagliaccio di marcos per la liberazione della francesina, e che assolveranno il PRI dalla frode elettorale”_.
Chi ha parlato così se ne va soddisfatto di avervi illuminato e non riuscite più a spiegargli che è una battuta del personaggio _Rick Grimes_ (interpretato da Andrew Lincoln) nel primo episodio della seconda stagione della serie televisiva “_The Walking Dead_”, prodotta da Frank Darabont, basata sul fumetto omonimo creato da Robert Kirkman e Tony Moore, e prodotto da AMC.
_ Nota di Marquitos Spoil: Sì, anch’io penso che Daryl Dixon (interpretato da Norman Reedus) né Michone (interpretata da Danai Gurira) devono morire, ma forse gli sceneggiatori temono che i due aderiscano alla Sexta, combaciano col profilo_.
P.S. CHE CONSIGLIA:
Potete recuperare un po’ del tempo perduto se, dopo i 2 episodi riferiti prima, e dopo averci pensato un po’, vi domandate_ “Che diavolo è la Sexta?”._
Allora andate sul vostro motore di ricerca preferito: “_Sexta_” e…
vi appaiono sullo schermo tutti i possibili e impossibili _WARNINGS_, dal “_attento_,questo nuoce gravemente alla tua salute mentale”__, “_url pericolosa_” (ah, omaggio involontario di questo programma antivirus, grazie), fino al classico “_rilevato virus libertario, non colpisce l’hardware ma fa un casino del software del vostro pensiero”_; ed a continuazione: “_eliminate il virus immediatamente”_, “_inseritelo in_ quarantena tra gli “argomenti da evitare”__, “_passate alla sezione della cause perse”_, “_archiviare nelle ingenuità_“, etc.
Siete evidentemente contrariate (se no, perché continuate a leggere?) e vi rompe il ca.. (_BIP_ di censura), cioè, vi disturba che vi dicano che cosa si può o si deve fare e che cosa no, cosicché date un _CLICK_ e vi pentite quasi immediatamente perché, per dirla in termini non cibernetici, lo schermo diventa un emerito casino, con talmente tanti colori che nemmeno il salvaschermo più aggiornato ha previsto, poi musica (senza offendere i lettori) di ogni tipo. Chiaramente vi state domandando cos’è successo al computer e, già che ci siamo, che non ci siano spie e intercettazioni, e in quel mentre, _tatàn_, parole, tante parole, che dopo che si sono sistemate riuscite a leggere:
“_LA SEXTA“.- Nome con il quale gli zapatisti dell’EZLN si riferiscono alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona e/o a chi aderisce a detta dichiarazione. Nome con il quale si autodefinisce un piccolo, molto piccolo, piccolissimo, infimo, gruppo di uomini, donne, bambini, anziani ed altr@ che resistono e lottano contro il capitalismo e si propone di fare un mondo migliore, non perfetto, ma migliore. Nome con il quale si designa gente sporca, brutta, cattiva, villana e ribelle che vuole costruire un altro modo di fare politica (cioè, che pisciano controvento perché per questo non esiste finanziamento, né incarichi, né prestigio socialmente riconosciuto). Nome con il quale si identifica un numero indeterminato ma disprezzabile di persone e gruppi che si sentono convocati ma non subordinati dagli zapatisti, mantengono la propria autonomia, il proprio calendario e la propria geografia (la maggioranza non è soggetto di credito, pertanto sono perfettamente prescindibili). Ho già detto che sono sporchi, brutti, cattivi, rozzi? Ah, è che lo sono davvero. Per “zapatisti”, vedere anche “scarpe”, “pantofole”, “calzolai”, “ribelli”, “fastidiosi”, “molesti”, “inutili”, “irriverenti”, “senza tessera elettore”, “non nati”, “volgari, soprattutto volgari”, “sì, anche sporchi, brutti e cattivi”._
P.S. SULLA CITATA (in più di un senso) PASSWORD:
Compas della Sexta e non della Sexta: Ho ricevuto un numero imprecisato (è più elegante che scrivere “un casino”) di messaggi riguardanti la password. Fermi tutti che vi spiego:
Come avete potuto vedere, la nostra pagina scade al settimo _click_ di tentativo. Potrei unirmi alle teorie del complotto e giustificarci con un attacco cibernetico del villano di turno, del supremo governo, del pentagono, del MI6, della DGSE, la CIA o del KGB (non c’è più il KGB? Ecco, avete la prova che siamo nella preistoria), ma la verità è che abbiamo un server, molto alternativo, che funziona a _pozol_ e, quando abbiamo detto ai compas incaricati, “datelo al server”, se lo sono bevuti loro il _pozol_ e non ne è rimasto altro per il server. Ma abbiamo visto che ci sono compas che conoscono queste cose ed hanno i propri media liberi, blogs, pagine web, etc. E sono quelli che catturano gli scritti e, a volte, anche i video. I video sono molto importanti nei testi, tanto che li prepariamo nello stesso modo ed anche meglio delle parole. Per questo li mettiamo nella pagina elettronica “Enalce Zapatista”, perché la sola parola viene meglio se è accompagnata da musica e video che completano la parola, come se fosse un poscritto molto postmoderno, molto di queste parti. Bene, ma stavo dicendo che que@ compas dei media liberi e libertari, gruppi, collettivi, individui, catturano quello che diciamo e lo lanciano più lontano ed in molte parti.
Allora abbiamo fatto delle prove. Sappiamo che per que@ compas non c’è password che tenga e, anche se non sanno qual’è, provano e riprovano e _zac_!, ecco che leggono il testo. Ed abbiamo pensato, che cosa succede se, per dire, i malgoverni ci oscurano la parola ed i media prezzolati ci puniscono con il loro disprezzo? L’hanno già fatto altre volte, per questo c’è gente che ci dà e ci dà con la litania del perché stavamo in silenzio, e perché fino adesso e bla, bla, bla. Allora abbiamo pensato che se ci oscurano, se questi compas catturano la nostra parola la soffieranno ad altri. Perché a noi interessano come interlocutori anche coloro che si informano attraverso di loro. Allora abbiamo pensato, proviamo se i compas che stanno là, soprattutto quelli che non sanno ancora che sono i nostri compas (nemmeno noi lo sappiamo, ma non è questo l’argomento) bussano per sapere di noi: che cosa fanno? ne cercano altri? o cosa. E questo abbiamo fatto. E questo abbiamo visto: perché quei compas cibernetici hanno beccato o aggirato subito la password ed immediatamente hanno lanciato il testo completo, in maggioranza con video e tutto. (…). Ok, ok, ora sapete, compas, che se non riuscite ad entrare nella pagina web, cercate nelle pagine degli altri compas. Ed a quei compas liberi e/o libertari dei media, blog, pagine, o come si chiamino, davvero, di cuore: grazie. Credetemi quando vi dico che (ne abbiamo passate tante) non è facile per noi, gli zapatisti, le zapatiste, dire questa parola. Perché noi pesiamo molto le parole, tanto che abbiamo fatto una guerra per esse.
Ogni tanto ci saranno parti con password, ma sarà per cose molto concrete e per non annoiare le persone con argomenti che forse non interessano, a quelli della Sexta forse sì, ma non a tutt@, a molto poch@. Per esempio: un invito che per agosto di quest’anno del 2013, quando le Giunte di Buon Governo zapatiste compiranno 10 anni di autonomia libertaria; e che ci sarà una piccola festa nelle comunità zapatiste; e che per quella data pioverà molto, e che qua, oltre alla dignità, la cosa che abbonda è il fango, cosicché quelli che verranno si portino il necessario per non ritrovarsi del colore della terra. Bene, queste cose, compas, lo metteremo con password, perché alla maggioranza non interessa quest’informazione, solo a quell@ della Sexta e a qualche invitat@. E’ così. (…).
D’accordo. Salute e, davvero, scriveteci e leggeremo tutto quello che scriverete, sia positivo che negativo, da ogni parte. Perché sappiamo che il mondo è molto grande, che ha molti mondi, e che l’unanimità esiste solo per le teste dei fascisti di tutto lo spettro politico che vogliono imporre la loro omogeneità.
Da un qualunque angolo di ogni mondo.
_SupMarcos_
Gennaio 2013
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(Traduzione “Maribel” – bergamo)