Uva, Abate chiede un’altra archiviazione
Il pm di Varese riprova a mettere la parola fine al caso Uva senza infastidire polizia e carabinieri .
Il pm di Varese ha chiesto l’ennesima inspiegabile archiviazione delle indagini per la morte di Giuseppe Uva, una morte maturata a giugno del 2008 durante il fermo dell’uomo, per ubriachezza, da parte di una pattuglia di carabinieri ma che la Procura di Varese ha sempre trattato come un caso di malasanità visto che Uva, 43 anni, è deceduto in ospedale dov’era stato portato per un Tso di dubbia legittimità dopo il trattamento in caserma.
Agostino Abate, il pubblico ministero, ha presentato la nuova richiesta di archiviazione per otto fra agenti di polizia e carabinieri indagati per lesioni personali in relazione alla morte di Giuseppe Uva. La decisione è stata presa al termine delle nuove indagini ordinate dal gip di Varese Giuseppe Battarino, che lo scorso 8 Ottobre aveva respinto una prima richiesta di archiviazione chiedendo altri accertamenti. Nelle scorse settimane sono stati interrogati nuovamente sei poliziotti e due carabinieri ed è stato ascoltato per la prima volta Alberto Biggiogero, fermato e trattenuto in caserma insieme a Uva, considerato uno dei testimoni chiave della vicenda. La Procura, quindi, anche in seguito ai nuovi accertamenti non ha riscontrato comportamenti scorretti da parte delle forze dell’ordine. Secondo la sorella di Uva, Lucia, l’uomo avrebbe invece subito violenze in caserma. I legali di Lucia Uva, la sorella dell’uomo ucciso, presenteranno un’opposizione alla richiesta di archiviazione.
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