Aggiornamenti da Torino: No alla scarcerazione.

A Torino sono state rifiutate le richieste di scarcerazione per i No Tav.

La magistratura continua ad usare il pugno di ferro contro un movimento che esprime libertà, attenzione per la vita e per i beni comuni, sensibilità ambientale, rispetto delle persone e della loro esistenza.

La magistratura utilizza i metodi forti contro un movimento che non si è lasciato dividere né criminalizzare.

Invece di ascoltare la voce dei No tav, di tutti i No tav, si è preferito proseguire con la linea scellerata di chi sta cercando di “arrestare” una valle intera.

Non è così. E non aver successo sta portando ad inasprire ulteriormente le posizioni per non ammettere che ci si trova davanti ad un colossale errore.

L’errore sta nel difendere la realizzazione di un mostro che vogliono solo i poteri forti, quelli che intascano i soldi e poi “non vedono, non sentono, non parlano”. L’errore sta nel non riconoscere la grandezza del popola No tav, una grandezza che copre l’Italia intera e va oltre i confini.

Continuiamo a stare vicini a coloro che si trovano a dover subire le nefandezze del carcere (come la lettera mandata dai carcerati a Torino dimostra) per aver difeso tutto ciò che da quando si è piccoli ti insegnano di proteggere.

Solidali e partecipi…

“Chi è senza peccato scagli la prima pietra”

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