CMC: Cooperativa rossa? Si’…Ma di vergogna!

Nelle ultime settimane la battaglia contro il TAV è tornata sulle prime pagine dei giornalie nelle aperture dei telegiornali.

La militarizzazione della Val di Susa (con scene degne di un paese sotto occupazione militare), l’ampliamento dei cantieri, la vicenda di Luca Abbà, precipitato da un traliccio dell’alta tensione dove si era arrampicato per protestare contro l’indifferenza del potere di fronte alle proteste popolari…i blocchi dell’autostrada Torino-Bardonecchia, le cariche delle Forze dell’Ordine e l’impiego massiccio di gas lacrimogeni…

Tutto questo è tornato al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica italiana.
L’opposizione al progetto faraonico della TAV va però avanti da più di 20 anni.
L’idea di realizzare questa contestatissima opera nasce poco prima di Tangentopoli. E non a caso, gli ideatori di questa follia, sono stati spazzati via dall’inchiesta sulle tangenti dei primi anni Novanta.
Cambiano gli attori (mica tanto), ma il progetto rimane.

Vittime del TAV sono gli anarchici Edoardo Massari e Maria Soledad Rosas, ingiustamente accusati di sabotaggi contro i cantieri e tragicamente scomparsi in carcere nel 1998.
Vittime del TAV sono i pacifici valligiani massacrati dalla Polizia in una gelida notte di Dicembre del 2005 durante lo smantellamento del presidio NO-TAV di Venaus. “Brillante” operazione di ordine pubblico guidata da Spartaco Mortola (dirigente Digos sotto processo per il massacri della Diaz e di Bolzaneto durante il G8 di Genova).
Il massacro di Venaus si era però rivelato un boomerang ed aveva causato la ribellione dell’intera Valle e la completa distruzione del cantiere.
Molti non ricordano questi eventi.
Noi però abbiamo buona memoria.

Dal 27 Giugno 2011, con lo sgombero manu militari del presidio NO-TAV della Maddalena, la battaglia è riesplosa e continua indomita fino ai giorni nostri.
Il 26 Gennaio 2012 abbiamo assistito ad un nuovo capitolo dell’arroganza del potere contro chi si oppone a questa follia: l’arresto all’alba di 26 militanti del movimento.
Un formidabile apparato di potere cerca di convincerci dell’utilità del TAV.
Sono tutti d’accordo: dal PDL al PD, dalla Polizia alla Magistratura, da Monti a Napolitano, da Repubblica al Giornale, dal TG1 al telegiornale della 7…
Tutto questo unanimismo, dovrete ammetterlo, puzza un po’ di tirannide.

Quando però chiediamo di spiegarci l’utilità dell’opera le risposte sono incerte e ridicole. Si tratta di bucare una montagna per più di 50 chilometri, bucare una montagna piena di amianto ed altri metalli pesanti, con costi che rischiano di arrivare ai 20 miliardi di euro (avete capito bene! 20 MILIARDI DI EURO), tenere aperti dei cantieri per una durata di 15 anni devastando una valle già deturpata da un’autostrada, due statali ed una linea ferroviaria. Il tutto su una linea (la famosa Torino-Lione) sulla quale il traffico merci e passeggeri è in costante calo da 15 anni.

Abbiamo cercato di informarci ed abbiamo scoperto la prima azienda ad essersi aggiudicata un appalto (lo scavo del tunnel esplorativo) del TAV è la CMC di Revenna.
La CMC (Cooperativa Muratori e Cementisti) è una cooperativa rossa (!?) socia della LEGACOOP e quinta impresa di costruzioni italiana. In passato guidata dal signore del cemento: Lorenzo Panzavolta, poi passato al gruppo Ferruzzi e quindi toccato da Mani Pulite.
Può vantare un ex-amministratore illustre, Pier Luigi Bersani e si è aggiudicata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un consorzio di imprese per la realizzazione del cunicolo esplorativo a Maddalena di Chiomonte.

Valore dell’appalto 96 milioni di euro.
La CMC si è anche aggiudicata i lavori per un’altra opera “mostruosa” ed inutile: l’ampliamento della base militare americana Dal Molin di Vicenza. Inoltre, è stata condannata per disastro ambientale, il 3 Marzo 2009 nell’ambito del processo per cantieri per il TAV Bologna-Firenze.
La costruzione del treno ad alta velocità tra Emilia e Toscana ha infatti causato un’autentica devastazione ambientale in quei territori: la contaminazione dei terreni e delle acque per effetto dello smaltimento delle terre e dei fanghi delle lavorazioni in galleria ed il prosciugamento delle sorgenti e dei fiumi del Mugello, una delle regioni più ricche di acqua d´Italia.

La domanda sorge spontanea.

Le cooperative, per tradizione sono vicine a una parte politica, forse anche per questo il PD sponsorizza il TAV?

L’Italia è il paese dei disastri annunciati. Evitiamocene almeno uno!

LIBERTA’ PER GLI ARRESTATI!

LA VAL SUSA PAURA NON NE HA!

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