Estate di lotte in Val di Susa

 

 

 

 

Se le autorità piemontesi hanno risposto ai fatti della notte del 21 Luglio

(http://www.youtube.com/watch?v=ChoERqJnS_U&feature=player_embedded) con una crescente militarizzazione del territorio, i no-tav non si sono fatti scoraggiare.

A Luglio, di fronte alla prosecuzione delle lotte si è risposto con un preoccupante vertice sull’ordine pubblico a Torino cui hanno partecipano (non si capisce bene in quale veste) Caselli e soci. Alla faccia della Costituzione che designa la magistratura come potere terzo…

Da lì si è sviluppata un’ulteriore militarizzazione della Valle con una diffusione
capillare di posti di blocco e di colonne mobili addette ad un minuzioso controllo delle presenze in zona.
Ricordiamo i fermi di massa seguiti al tentativo di blocco del treno nucleare alla stazione di Susa cui sono seguiti decine di fogli di via.
Una prima risposta è stata la passeggiata di massa da Giaglione a Chiomonte del 28 Luglio.
Subito dopo sono arrivate nuove denunce per i fatti del Dicembre 2011.

Il mese di Agosto ha visto una molteplicità di iniziative di lotta come il blitz al casello autostradale di Avigliana, l’azione alla sede di Susa di Equitalia e l’occupazione della Geovalsusa di Torino (cui sono seguite le solite denunce con accuse mirabolanti).

E se anche l’operazione repressiva della Procura di Trento contro compagni
dell’area anarchica può essere inscritta parzialmente nel quadro della repressione contro il movimento No-Tav le azioni al cantiere non si sono fermate e sono proseguite tutta l’estate fino all’ultima di venerdì 31 Agosto:

http://www.infoaut.org/index.php/blog/no-tavabenicomuni/item/5425-abbattimento-recinzioni-in-clarea-atto-ii

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