Gaza_ aggiornamenti primo giorno di tregua

Questa mattina le forze militari israeliane hanno aperto il fuoco contro un gruppo di contadini palestinesi nei pressi di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

Sette persone sono state ferite e un giovane  ha perso la vita questa mattina dopo che alcune decine di contadini si sono diretti verso i loro campi nelle zone di Qarara e Abassan, aree che l’IDF considera zone cuscinetto.

I contadini hanno cercato di attraversare il recinto posto dall’esercito israeliano, ma Israele ha aperto il fuoco per disperderli, ferendo e uccidendo.

Questo pomeriggio il ministro degli Esteri dell’Autorità Palestinese, Riad Malki, ha dichiarato che con l’uccisione del giovane contadino a Khan Younis Israele ha violato i termini della tregua firmata al Cairo e Hamas ha fatto sapere che si rivolgerà ai “mediatori egiziani” per quella che considera la prima violazione della tregua nella Striscia di Gaza.

Alla dichiarazione però non si sono verificate conseguenze sul piano del conflitto armato.

Nella giornata di oggi ci sono state manifestazioni in molte città e villaggi della Cisgiordania, probabilmente come conseguenza  dell’arresto durante la notte di 28 palestinesi  a Ramallah, Qalqiya e Hebron,  tra cui sette membri del Consiglio Legislativo Palestinese, affiliati ad Hamas.

Ricordiamo che solo nell’ultima settimana i palestinesi arrestati sono 200.

Da Tulkarem arrivano notizie di  scontri tra i manifestanti e l’esercito israeliano che ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla, mentre a Nabi Salah due palestinesi sono stati arrestati e tre persone sono state ferite dai proiettili di gomma sparati dalle autorità israeliane.

A Jenin c’è stato un sit-in per chiedere l’unità nazionale e la fine della divisione tra Fatah e Hamas.

Sempre di oggi  la notizia che il parlamento europeo ha votato con 447 voti a favore, 113 contrari e 65 astensioni un paragrafo in cui si dichiara il sostegno alla candidatura della Palestina come Stato non membro osservatore permanente alle Nazioni Unite; la richiesta verrà presentata dal presidente dell’ANP, Mahmoud Abbas, il 29 novembre.

Sul piano delle relazioni internazioni, di oggi l’incontro del ministro degli Esteri dell’ANP, Malki, alla Farnesina con il ministro italiano Terzi si è detto fiducioso sul percorso della Palestina alle Nazioni Unite: “Siamo molto ottimisti di aver voti sufficienti per far diventare la Palestina Stato osservatore”.
Terzi ha detto che l’Italia deciderà come votare dopo l’incontro del 27 novembre a Bruxelles con gli altri Stati membri della UE.

Segnaliamo scontri anche nel vicino Egitto: la causa è un decreto con il quale il presidente Morsi, che ha avuto un ruolo importante nella sigla della tregua tra Israele e Palestina, si attribuisce poteri illimitati.

Gli scontri  sono stati sia al Cairo che a Alessandria, qui alcuni feriti quando i manifestanti dell’opposizione hanno preso d’assalto la sede del partito Giustizia e Libertà, il braccio politico dei Fratelli Musulmani egiziani, a cui appartiene il presidente Mohamed Morsi.

 

 

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