Torna nelle strade Fridays For Future – Più di 5.000 in piazza a Milano

Migliaia di ragazze e ragazzi in piazza contro la farsa del “Ministero della Finzione Ecologica” e la pre-Cop di settimana prossima.

E’ passato quasi un anno dall’ultima mobilitazione di Fridays For Future a Milano.

Il 9 ottobre dell’anno scorso, in piena seconda ondata della pandemia e a pochi giorni dalle nuove chiusure, attivisti e attiviste per la giustizia climatica riuscivano a scendere nelle strade per una mobilitazione ad agibilità ridotta che era comunque riuscita a percorrere le poche centinaia di metri che dividono largo Cairoli da piazza Duomo scrivendo sul suolo della piazza centrale della città un gigantesco CLIMATE JUSTICE.

Oggi si è tornati dunque in piazza con maggiore agibilità e quindi numeri molto maggiori rispetto al tragico 2020.

Siamo a meno di una settimana dalla pre-Cop ospitata proprio nella nostra metropoli, una conferenza che, a detta di organizzatori e istituzioni, servirà a preparare la Cop26, il vertice internazionale del clima che si terrà a Glasgow, in Scozia, a novembre. Attiviste e attivisti di Fridays For Future hanno più di un dubbio (per usare un eufemismo) sulle proposte giunte dall’alto per cercare di risolvere la drammatica crisi ambientale che sta colpendo il pianeta e che, quest’estate ha visto un’ulteriore conferma con giganteschi incendi diffusi ovunque e temperature massime al di fuori della norma.

Più di 5.000 persone hanno percorso le vie di Milano.

In largo Cairoli, all’inizio della manifestazione, è stato esposto sotto la statua di Garibaldi un grosso striscione che recitava: “Another World is necessary. 1 Oct. Student Strike. 2 Oct. Global March”.

Diverse le azioni messe in campo lungo il percorso del corteo.

Una, molto significativa, ha visto come “palcoscenico” l’ingresso dell’Agenzia delle Entrate a Moscova dove i manifestanti hanno proposto una soluzione semplice e giusta al paventato aumento delle bollette energetiche ovvero che a pagare sia chi inquina: prime tra tutti le multinazionali energetiche coi loro profitti da capogiro.

La mattinata è terminata alla BAM, la Biblioteca degli Alberi in Isola.

Quasi tutti gli interventi si sono comunque concentrati su due temi fondamentali:

-Le false soluzioni proposte del Ministero della Transizione Ecologica guidato da Cingolani giustamente chiamato dai tanti e dalle tante presenti oggi in piazza “Ministero della Finzione Ecologica”.

-Le mobilitazioni di piazza di settimana prossima che faranno da contraltare alla pre-Cop, l’ennesimo vertice inutile fatto a beneficio di media mainstream dove i “grandi” (?) cercheranno di fare un po’ di greenwashing istituzionale come ha già iniziato a fare qualche giorno fa il Presidente del Consiglio Draghi agitando in un suo intervento il tema ecologico. Queste mobilitazioni partiranno venerdì 1 ottobre con lo sciopero studentesco che partirà alle 9,30 da largo Cairoli e vedrà la presenza di Greta e proseguiranno il giorno successivo con la marcia per la giustizia climatica che partirà alle 15 dalla stessa piazza. Gli appuntamenti sono stati ricordati da due striscioni calati dal Cavalcavia Bussa in Isola.

* foto in copertina di Climate Open Platform

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