Otto febbraio tutti a Roma!

illegaleelaleggeLa mobilitazione antiproibizionista che attraverserà Roma rivede finalmente una presa di parola da parte di tutti quei soggetti che hanno subito le conseguenze dell’inasprimento delle politiche proibizioniste e che, singoli o collettivi, producono approfondimento e azione politica sulla libertà di scegliere il proprio stile di vita.
Viene finalmente rimessa in discussione l’inevitabilità dell’utilizzo degli strumenti repressivi come soluzione del “problema della droga”, che hanno prodotto solo disgregazione del tessuto sociale relativo ai servizi di informazione, prevenzione e cura, criminalizzazione dei consumatori, e trasformato tutti in vittime di questi dispositivi di controllo sociale.

Anche da Milano a partire dai  nostri spazi e dai nostri collettivi studenteschi vogliamo rilanciare un percorso che porti al superamento dell’attuale legislazione in merito al consumo di sostanze, convinti del fatto che ritornare alla precedente sia un’operazione miope e poco coraggiosa, una coperta di Linus sotto la quale nascondere i veri bisogni e le possibilità concrete di cambiare lo stato di cose.
E’ fondamentale far ripartire un dibattito ampio che coinvolga una pluralità di soggetti, a partire dai consumatori,
passando per gli operatori del settore per arrivare alla società tutta, che rimetta finalmente a tema le alternative possibili e che cominci realmente a fare cultura in materia di sostanze stupefacenti, superando i tabù legati alla dimensione del piacere e della libertà di scelta. E’ fondamentale ora parlare e rendere concrete politiche di riduzione del danno che mirino alla riconquista di una qualità della vita migliore per i consumatori, e che permettano agli operatori del settore di sviluppare buone pratiche replicabili.

Superare finalmente la dimensione di sola penalità significa, fra le altre cose, evitare lo sviluppo di condizioni di marginalità ed esclusione che permettono il compiersi di terribili abusi sui consumatori, visti solo come un peso sociale che non gode di alcun diritto. Non dovrebbe essere necessario ricordare i casi Cucchi, Bianzino, Uva, Aldrovandi, ma crediamo valga la pena di farlo lo stesso, e ricordare che oltre a questi c’è un sommerso vergognoso di soprusi più o meno gravi, di cui nessuno parla perchè non fa notizia.
Superare i dispositivi proibizionisti significa anche prendere l’unica strada possibile per combattere lo sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali, detentrici del potere assoluto del mercato delle droghe, e mettersi nella condizione di fermare o almeno contrastare le dinamiche di guerra che si sviluppano nelle zone di produzione, che troppo spesso hanno come uniche conseguenze un inaccettabile numero di morti e l’inasprimento di altre leggi, sempre nella direzione della repressione delle libertà degli individui, prime fra tutti quelle che controllano i flussi migratori sui confini considerati ad alto rischio di narco-traffico.

Siamo convinte che il dibattito si debba  aprire non unicamente a livello nazionale, ma inevitabilmente a livello europeo. L’armonizzazione delle legislazioni degli stati permetterebbe la decrescita di fenomeni deleteri come il turismo finalizzato al consumo, e la crescita invece di percorsi comuni e condivisi di consapevolezza.

Saremo a Roma per rivendicare la non punibilità del consumo e sostenere pratiche come l’autoproduzione che sottraggono risorse e potere alle organizzazioni criminali.
Sappiamo che non sarà né facile né immediato, per questo vediamo un percorso di lungo periodo che parta da Roma, attraversi l’appuntamento” Al solco di Don Gallo ” del 28 Febbraio a Genova e continui a crescere nei territori, nelle istanze politiche, nelle pratiche.

ILLEGALE E’ LA LEGGE TUTTI/E A ROMA

CSO Lambretta

ZAM

CASC Lambrate

Rete studenti Milano

Collettivo Bicocca

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