Cerco lavoro a Milano, astenersi proposte indecenti.

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Milano, una studentessa fuori sede cerca lavoro per mantenersi: stralci di alcune conversazioni realmente avvenute cercando tra gli annunci di kijiji.it, trovolavoro.it, subito.it, bakeka.it. Criteri di ricerca: offerta di lavoro a Milano – part-time – laurea non indispensabile.

 

“Pronto?”

“Buongiorno signorina, è la Vattelapesca spa, abbiamo ricevuto il suo curriculum”

“Sì!”

“Guardi noi attualmente stiamo cercando degli stagisti, vedo che lei è studentessa quindi è proprio quello che fa per noi. Gli unici requisiti sono che non stia percependo sussidi e che sia iscritta alle liste di collocamento”

“Ok.. cercate per un part-time o un full-time?”

“Otto ore, da lunedì a venerdì”

“Posso sapere la retribuzione?”

Per lo stage sono 300 € mensili

“…”

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 “…quindi io e gli altri miei due soci abbiamo deciso di cogliere al volo la liberalizzazione delle poste e abbiamo avviato quest’attività di consegne, siamo specializzati in raccomandate… Cerchiamo una persona che si occupi dell’amministrazione, gestione pacchetto clienti, attività telefonica inbound, presentazione delle nostre offerte…”

“Sì, ho esperienza in agenzie di marketing quindi dovrei sapermi orientare..”

“Ecco, noi ovviamente siamo all’inizio e per ora possiamo permetterci uno stage di tre mesi. Chiaramente cerchiamo qualcuno che abbia interesse a continuare, sa ci è già capitato di assumere una persona che dopo pochi mesi si è messa in maternità…”

“…”

“No, ecco per dire… non che sia il suo caso”

“Non credo proprio”

“No è che… lei è giovane ma sa, c’è un termine che è stato molto usato…”padrone”, no? In sostanza…”

“Sì, ho presente…”

“No perché si parla di diritti e noi assolutamente siamo per rispettarli, ma se decidiamo di assumere una persona insomma facciamo uno sforzo, una scommessa. Abbiamo bisogno di venirci incontro reciprocamente, no?

“Lo stage sarebbe retribuito?”

“Sì, sì, certo, assolutamente. Noi facciamo tutto in regola, abbiamo già parlato con il commercialista, i requisiti bla bla bla…”

“Nessun altro impiego né sussidio…”

“Ecco, ci siamo consultati… noi possiamo pagare 400 euro mensili per un part-time di 4 ore. Allo scadere dei tre mesi poi si vedrà.”

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 “Salve! La chiamo dalla Pincopallino ONLUS, per quell’annuncio di segretaria part-time…”

“Sì, buongiorno.”

“Sarebbe disponibile per un colloquio conoscitivo?”

Si… Posso sapere che tipo di contratto proponete?”

“Beh noi siamo un’Associazione quindi non ci sarebbe un contratto, lei verrebbe iscritta come socio-lavoratore…

“E lo stipendio?”

“E’ previsto un rimborso spese di 250 euro mensili.”

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 “Ci serve una persona tutto fare, vede il posto è piccolo quindi bisogna sapersi muovere, siamo io e mio marito in cucina, lei farebbe servizio ai tavoli, cassa, e pulizie. Poi insomma siamo in tre quindi serve la massima disponibilità – niente di ché, lavare i piatti, tagliare le patate… Per iniziare facciamo un contratto a chiamata per un tot di ore, in base alla sua disponibilità, quindi una parte di retribuzione è in busta paga e un tot è a parte.”

“E il contratto prevede un compenso orario?”

“7,50 € l’ora”

“Ok.”

“Mi dica, perché dovrei scegliere lei?”

“Penso di essere precisa e di sapermi dare da fare, sono realmente interessata perché sto studiando quindi gli orari serali sarebbero perfetti… abito qui dietro per cui sarei anche comoda…”

“Guardi noi dobbiamo sostituire una ragazza che è con noi da quattro anni, lei fa sei sere a settimana dalle 19 a mezzanotte, la cucina chiude alle 11 e poi bisogna sistemare e aspettare che i clienti se ne vadano per chiudere. Lei che esperienza ha?”

 “In realtà non ho mai lavorato in ristoranti o trattorie, però sono cresciuta in un’azienda agricola, ho dimestichezza con il cibo e l’organizzazione di catering, cene…conosco le norme HACCP…”

“Quale azienda?”

“Nella cascina dei miei, in provincia di Bergamo”

“Ah quindi è fuori-sede”

“Sì”

“Noi cerchiamo una persona che sappia reggere lo stress, che abbia dimestichezza col lavoro, non possiamo avere qui una persona che.. insomma che la vedi entrare dalla porta e ti innervosisci, no? Ci è già successo… Diciamo così, non siamo qui per aiutare nessuno, stiamo cercando qualcuno che aiuti noi, capisce? Le farò sapere.”

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Cercasi ragazze per distribuzione prodotti promozionali di importante azienda che commercia sigarette. 27-28-29-30 giugno, 8 ore x 450€ al giorno [quattrocentocinquanta!, nda]. Inviare curriculum con foto a @…

Buonasera, sono interessata al vostro annuncio e vorrei avere maggiori informazioni. In allegato mio CV. Grazie, N.S.

Il lavoro si svolgerà dalle/alle in fiera, per facilitare gli spostamenti le promoter saranno accompagnate da casa al luogo di lavoro e viceversa, sarà a disposizione un’auto blu. Dovresti mandarci delle foto mentre fumi perché parte dell’attività prevederà fumare sigarette.

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“Buongiorno, ho un colloquio per quel posto di operatrice telefonica…”

“Prego, si accomodi. Dunque, il lavoro consiste nel contattare i potenziali clienti e proporre l’acquisto di questi prodotti. Ci sarebbe un periodo di prova di qualche giorno e poi un contratto di tre mesi rinnovabile in base alle sue capacità.”

“I turni sono in fascia serale giusto?”

“Sì, dalle 17:00 alle 21:00 cinque giorni a settimana. Per il compenso abbiamo stabilito un fisso di 500 euro al raggiungimento degli obiettivi, più incentivi in base alle vendite: il 5% fino a tot, il 15% fino…bla bla bla”

“Quindi il fisso sarebbe al raggiungimento di obiettivi?”

“Sì, in pratica deve vendere una media di soli 2 prodotti al giorno”

“E se non si raggiunge la quota?”

“Beh per chi non ha esperienza effettivamente all’inizio può sembrare difficile, ma se si dovesse accorgere di non farcela è libera di ampliare il suo orario di lavoro con dei turni aggiuntivi!

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La disoccupazione giovanile in Italia ha raggiunto il 40% della popolazione cosiddetta “attiva”, cioè di tutti quelli che lavorano, hanno lavorato o sono in cerca lavoro. Io rientro in questa percentuale, finché non mi darò per vinta. A chi ci dice che è importante non ritirarsi dal mercato e continuare a cercare, rispondo: a queste condizioni, vorrei vedere te.

 

 

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4 risposte a “Cerco lavoro a Milano, astenersi proposte indecenti.”

  1. Giulia R_MiM ha detto:

    Tanta solidarietà N.S.! Pensa che quando cercavo lavoro io mi chiamavano ai colloqui (no profit) arrivavo e mi dicevano: “Ciao, non c’è posto qua, non abbiamo offerte da farti, ma il tuo CV è talmente interessante che VOLEVAMO CONOSCERTI”

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  2. tonto ha detto:

    Guarda che quella della disoccupazione-giovanile è una balla per non occuparsi di disoccupazione-e-basta. Se calcoli le percentuali di disoccupazione tra i 15 e i 25 anni è normale che siano più alte delle altre fasce d’età visto che la metà sono minorenni. Se invece guardi le offerte di lavoro e le politiche dei vari governi, la gran parte sono indirizzate agli sbarbati, più ingenui, più malleabili, più sani, meno sposati e con meno figli. Se invece hai più di 35 anni ti va di culo se fai più di un colloquio all’anno…

    • Nives ha detto:

      Sono d’accordo, diciamo che non è così preponderante come vogliono farci credere…
      In realtà però non volevo soffermarmi tanto sulla disoccupazione quanto sulla qualità delle offerte.. Fino a quando mi potrò permettere di rifiutarle? Quali pensieri e convinzioni profonde stanno dietro a quel “veniamoci incontro” della ditta postale, o a quel “non siamo qui per aiutare nessuno” della trattoria? Tanti giovani accettano condizioni allucinanti senza farsi domande, non è preoccupante? Di necessità, necessità. Ma penso sia fondamentale mantenere consapevolezza e lucidità: il lavoro che vogliamo, com’è?

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