I cortei del cuore

 

cass-Nell’Estate 2007, subito dopo lo sgombero dell’occupazione di Volturno 33, un gruppo eterogeneo di compagni decise di iniziare a raccogliere racconti ed interviste sui 20 anni precedenti di movimento a Milano.
Non era un periodo facile per chi faceva politica dal basso e l’intenzione era quella di produrre un libro che riuscisse a trasmettere un po’ di memoria su quel che era stato. 
Poi, nell’Autunno del 2008, venne il grande movimento universitario dell’Onda e tante altre cose presero vita. 
Ognuno si ributtò a seguire nuovi progetti ed il libro rimase una bella idea nel cassetto. 
Approfittando del lancio del nuovo sito di MIM, iniziamo a pubblicare settimanalmente alcuni dei racconti che erano stati raccolti ormai 7 anni fa. 
Ai tempi, quando proponemmo ai compagni di scrivere il loro vissuto, la traccia era fondamentalmente libera. 
Ne vennero fuori tante storie interessanti, di cui molte, inutile negarcelo, parlavano di episodi di conflittualità di piazza. 
Il movimento ovviamente è molto altro e non si riduce mai ai soli “scontri”. Noi però abbiamo deciso di pubblicare il materiale come lo ricevemmo all’epoca. Se vuoi proporre un tuo racconto scrivi pure a: milanoinmovimento@gmail.com 
Buona lettura!

* Nel Gennaio del 1994 il centro sociale Leoncavallo viene sgomberato dalla sua sede storica di Via Leoncavallo 22 (occupata nell’Ottobre 1975, sgomberata e demolita una prima volta dopo due ore di accanita resistenza il 16 Agosto 1989 solo per essere immediatamente rioccupata e ricostruita). La sede provvisoria è quella della “famigerata” Via Salomone. Nell’Agosto ’94 viene sgomberata anche Via Salomone. Dopo alcune settimane di peregrinazioni, l’8 Settembre viene occupato lo stabile di Via Watteau, in zona Greco. Due giorni dopo si svolge a Milano il corteo dell’Opposizione Sociale. Sfilano 20.000 persone. Sono i giorni del primo governo Berlusconi e la manifestazione termina con violenti incidenti. Nel Dicembre del 1995, a seguito di un’inchiesta della Procura di Milano, durante un’irruzione delle Forze dell’Ordine nei locali del Leo, il centro sociale viene devastato dagli uomini in divisa. Il 23 Dicembre, in un clima tesissimo, sfilano in città 30.000 persone.

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I cortei del cuore

Se devo ripensare al passato ed ai miei primi passi in quello che una volta si chiamava movimento mi vengono alla mente i primi cortei a cui ho partecipato come semplice “spettatore”.
Ricordo ancora, devo dire oramai quasi con un po’ di nostalgia, le prime volte quando il sabato pomeriggio, invece di andare in Fiera di Sinigallia a sbronzarsi di vino rosso e mangiare grissini per ripigliarsi, prima di dover tornare a casa si andava in Piazzale Loreto da dove partivano spesso i cortei del Leoncavallo, allora unico spazio sociale della città molto spesso in piazza a manifestare. Iniziava sempre tutto la mattina a scuola, di solito quelli di quinta durante l’intervallo ti informavano del corteo.
“Sai che oggi c’è il corteo del Leonka. Vieni?”
“Per cosa?”
“Ma per protestare, questa città fa schifo e anche questo paese! Non basta?!”
Successivamente si passava quasi tutta la mattina a convincere gli altri amici a venire, un po’ ci si vergognava a dire di no ai più grandi, ma c’era anche una bella dose di curiosità ed il volersi sentire grandi.
Alla fine ad andare eravamo quasi sempre solo io e mio fratello, concentramento alle 14, ma per paura di perdere il corteo si cercava di arrivare sempre un attimo prima, ma non sempre era facile e chi mi conosce lo sa bene.
Tra tutti i cortei a cui ho partecipato in quegli anni ne ricordo quasi distintamente due, quello del 10 Settembre ’94 quando poco dopo l’occupazione dell’attuale sede del centro sociale e quello del Dicembre dell’anno successivo.
Quel 10 Settembre fu per me una giornata molto lunga e piena di adrenalina fin dal risveglio, non tanto per il corteo del pomeriggio ma perché quello stesso giorno sarebbero usciti i cartelloni coi risultati dei famigerati esami di riparazione a Settembre, latino e matematica.
Appena sveglia vado a scuola.
NON AMMESSO.
Cazzo mi avevano bocciato, tutta colpa del prof di mate, dovevo ripetere la seconda liceo, che palle! Dopo aver sopportato per 5 minuti le sfuriate dei genitors esco e vado in Fiera di Sinigallia a beccare il mio ragazzo e le mie amiche, ovviamente litigo anche con lui e come ogni buon adolescente che si rispetti inizio a bere e bevo bevo finché la vista si annebbia e non arriva l’ora di andare in piazza, anzi è pure tardi il corteo sarà già partito da un pezzo.
Ai tempi non esistevano i cellulari quindi non sapevamo esattamente dove fosse arrivato il corteo, ma in fiera arrivavano notizie di scontri in zona Cavour, così con la mia amica Alessandra prendiamo i mezzi e andiamo verso quella zona.
Non ricordo bene dove incontrammo il corteo e cosa successe esattamente, ricordo solo che ad un certo punto, ubriaca persa, mi ritrovo dietro la Centrale a correre mezza trascinata dalla mia amica in un vialone, che allora mi sembrava immenso, fino ad una chiesa dove ci infiliamo in una vietta che riporta verso Precotto dove abitava l’Ale.
Correvamo perché dietro di noi gli sbirri lanciavano lacrimogeni e la gente tutta intorno scappava. Arriviamo in una piazza con la chiesa ormai stremate, la sbronza ormai era scesa grazie all’adrenalina a mille, ma vorrei vedere voi a correre ubriache sfuggendo ai lacrimogeni che vedevo o forse dovrei dire non vedevo per la prima volta!
Chiediamo ad un vecchietto che sprezzante era nella piazza dove eravamo arrivate come fare per andare via da quel delirio e lui ci indica questa vietta, noi alla cieca più totale ma fidandoci ci infiliamo in quella via che per noi si rivelò la salvezza.
Quando arriviamo a casa ci sintonizziamo su Radiopop dove scopriamo che il Leonka aveva occupato un posto, la sua nuova sede, per la serata era in programma l’inaugurazione e la presentazione dello spazio alla città.
Quella sera ovviamente decidiamo di andare a vedere, tanto era quasi vicino a casa e si poteva tornare tranquillamente a piedi.
Rivedendo la notte quelle vie ci accorgiamo che poi tanto immense non lo erano ma quando arriviamo al centro sociale WOW quello sì che era veramente enorme, quella sera se non erro c’era il concerto dei Fratelli di Soledad o forse era la sera successiva, comunque quel posto era gigantesco e c’erano migliaia di persone che ci giravano dentro e lo fanno tuttora.
L’anno successivo, a Dicembre, in pieno periodo natalizio e a pochi giorni dal Natale, la Polizia entra nel centro sociale e lo devasta distruggendo computer e altre attrezzature. Quando sento la notizia quasi non ci credo ma le immagini al Tg3 parlano chiaro e alcuni sbirri avevano pure pisciato sui pc…
Ovviamente si attende la risposta del Leonka, corteo il 23 Dicembre, il giorno prima di Natale, una bella cosa per la città.
Ci si aspettavano forti disordini, la tensione era alta, la settimana che portava al corteo mi sembrò infinita e ogni giorni i giornali preannunciavano macello.
Quel giorno io e i miei amici eravamo tutti lucidi, niente alcool solo qualche cilum per poter restare attenti a tutto quello che succedeva attorno a noi ed invece non accadde nulla.
Fu un corteo molto bello di cui purtroppo ormai mi restano solo dei vaghi ricordi ma ricordo abbastanza lucidamente l’arrivo all’Esselunga di Via Papiniano e l’esproprio popolare che avvenne, centinaia di persone continuavano ad entrare nel supermercato e ad uscirne con vino, salame, pane, biscotti e altre mille cose ma il momento più magico che non dimenticherò mai fu l’arrivo sotto il carcere di San Vittore, ad un certo punto dai finestroni i detenuti iniziarono a bruciare credo qualsiasi cosa potesse fare del fuoco, era il loro saluto al corteo che passava, una marea di gente il giorno prima di Natale a Milano. Mai avevo visto una cosa del genere, mai avrei immaginato un corteo del genere e mai avrei pensato ad una risposta così bella da parte dei detenuti.
Ricerco quell’emozione e rivivo quel momento ogni volta che un corteo passa sotto quelle mura, ma devo essere sincera, quel giorno fu la prima e unica volta che provai un’emozione così grande e intensa che riprovai, ma solo in parte, dopo il Marzo ‘06 salutando i miei fratelli dietro le sbarre.

Per approfondimenti: http://www.ecn.org/leoncavallo/10set94/index.htm & http://www.ecn.org/leoncavallo/23dic95/index.htm

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