Continua la lotta per la scuola pubblica!

 

cartello-scuola-pubblicaOggi Renzi ha presentato la “NUOVA” proposta di riforma della scuola. 
In realtà niente di nuovo all’orizzonte, il Primo Ministro sembra voler portare a termine le idee di chi l’ha preceduto!
La prima proposta è di eliminare il precariato, costringendo 400mila aspiranti docenti a dire addio al loro sogno di insegnare.
Ancora una volta vengono colpiti i professori, che si vedono aumentare le ore di lavoro, passano da 24h a 36h settimanali, senza nemmeno un aumento dello stipendio!
Non finisce qui: imprenditori privati potranno investire all’interno della scuola pubblica. Non è sicuramente un sistema educativo poiché entrando nelle scuole saremmo sommersi da sponsor e da pubblicità, loghi di multinazionali che ricoprono le pareti delle classi, gli studenti sarebbero costretti a indossare magliette di aziende come la “Coca-Cola”, che esattamente come il metodo di valutazione delle INVALSI, sono un modello di scuola statunitense lontano dalla nostra e lontano da quello che noi studenti chiediamo.
Inammissibile inoltre è la volontà di fornire ulteriori finanziamenti pubblici alle scuole private. Come previsto dall’articolo 33 della Costituzione italiana:”enti privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, SENZA ONERI PER LO STATO”! Anche questo tipo di proposta è stata portata avanti da dagli ultimi governi che hanno preceduto Renzi.
Niente di nuovo anche per quanto riguarda gli istituti professionali, lo scopo è di potenziare l’alternanza scuola-lavoro finalizzata a progetti realizzati alla luce delle linee di Indirizzo emanate dal MIUR il 12.02.13 “La Scuola Italiana per EXPO 2015”.
Anche per quanto riguarda i programmi scolastici il Ministro sembra prendere spunto da chi l’ha preceduto, l’idea è di “modernizzare” i programmi inserendo Informatica e una materia in lingua Inglese, per fare questo bisognerebbe modificare (per la quinta volta) le indicazioni nazionali.
È evidente come anche queste proposte (in quanto identiche a quelle degli ultimi 8 anni) non favoriscono né la scuola pubblica né chi la vive!
Ancora non sono iniziate le lezioni e già viene attaccato in modo così spudorato il mondo dell’istruzione, ma i collettivi, che negli anni passati hanno risposto incisivamente alle proposte vergognose di chi stava al potere, non si fermeranno certamente ora che la scuola pubblica è nuovamente sotto attacco!

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